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La protesta di Cagliari, foto Gazzetta TV
In un certo senso, si può accomunare il senso di sofferenza che coinvolge i pastori sardi e la squadra della capitale della Sardegna. Certo, le situazioni sono diverse, ma gli stati d'animo uguali. In entrambi i casi, le cose non vanno come dovrebbero. Ieri pomeriggio, mentre la squadra di Rolando Maran stava partendo per giocare contro il Milan, giocatori e pastori si sono uniti nella sofferenza. I pastori protestavano perché il prezzo del loro latte è troppo basso, svilito da chi comanda il gioco; i giocatori hanno sodalizzato versando dei bidoni pieni di latte a terra, esattamente come hanno fatto per tutta la giornata di ieri i pastori. Un litro di latte sardo viene acquistato a 60 centesimi, il minimo dovrebbe essere un euro più iva. I pastori chiedono rispetto.
Dopo aver toccato diversi punti nevralgici della Sardegna, l'ultimo passaggio doveva essere quello più rilevante. Ovvero proprio la visita al Cagliari prima della partenza per Milano. Nessuna battaglia, ma civile discussione. All'inizio i pastori chiedevano di non giocare, poi diversi membri del club rossoblu hanno solidarizzato. Anche il tecnico ha assicurato che un pensiero andrà ai pastori stasera.
Il Cagliari, però, dovrà concentrarsi sul campo, visto che non vince da quattro partite e nelle ultime dodici ne ha vinta una sola. I sardi, scrive La Gazzetta dello Sport, iniziano a vedere i fantasmi della scorsa stagione, quando dopo 22 partite il vantaggio sulla zona salvezza era di solo 4 punti e si sono salvati all'ultimo. Anche oggi i punti di vantaggio sono 4. Dicono basti una vittoria. Maran chiede sfacciataggine.
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