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Fabio Capello, ex giocatore e allenatore del Milan (credits: GETTY images)
ULTIME MILAN - Fabio Capello, ex allenatore del Milan, nell'intervista al Corriere della Sera, ha parlato di razzismo nel mondo del calcio, tema molto caldo in questi giorni (LEGGI l'attacco di Leonardo a Gravina e a Giorgetti): "In Italia comandano gli ultrà. Essere ultrà è un mestiere, in quel ruolo si fa business, non è normale".
Sulla differenza con l'estero: "All'estero si interviene, si puniscono i responsabili, da noi è tutto diverso: servirebbero provvedimenti seri, importanti, invece niente. Guardate cosa succede in Inghilterra: certi personaggi vengono fermati. Anche in Spagna è lo stesso. E se osservate le immagini della Premier, vi accorgerete che gli stadi sono sempre pieni".
Sulle colpe di questa situazione: "Colpa del calcio o delle istituzioni di questa situazione? Both, direbbero gli inglesi".
Sul sospendere le partite: "Sospendere le gare in caso di episodi di razzismo? Assolutamente sì, sono d'accordo con chi sostiene che le gare vadano interrotte. Il problema è che non si capisce mai qual è l'intensità necessaria per prendere una decisione di questo tipo. Una volta i cori non si percepiscono abbastanza, un'altra volta viene tirata fuori una storia differente. Così, alla fine, le partite non si sospendono mai. E gli ultrà continuano a fare quello che vogliono". Anche Pepe Reina ha attaccato duramente i razzisti. Continua a leggere >>>
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