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Timothy Castagne, terzino dell'Atalanta (GettyImages)
Nell'Atalanta di Giampiero Gasperini tutto sembra funzionare perfettamente nell'ultimo periodo e si è inserita nella lotta Champions League. Una delle sorprese più gradevoli è stato sicuramente Timothy Castagne, esterno belga che sta fornendo ottime prestazioni, condite anche da gol importanti. Il numero 21 nerazzurro ha parlato ai microfoni di Tuttosport, affrontando diversi temi. Ecco le sue parole.
Se è il momento migliore della carriera: "Credo di sì. Per me è devvero un bel momento. Facciamo grandi cose con la squadra e per me è il massimo. Ho segnato due gol di fila ed è la prima volta che mi capita. Quello con la Juve è stato importantissimo, me ne sono reso conto solo dopo".
Sulle presenze da titolare: "Non so cosa sia cambiato, sulla sinistra devo migliorare ancora tante cose. Ogni partita sto meglio, penso solo all'Atalanta".
Se si sente cresciuto: "Il lavoro svolto in questi mesi è stato importantissimo. Ho sempre avuto la forza di andare e poi rientrare, ma quando vedi che tutta la squadra dimostra grande forza è fondamentale per cercare la vittoria. Anche con la SPAL vogliamo i tre punti".
Se è cambiata a livello mentale l'Atalanta: "Rispetto all'andata penso di sì. Dobbiamo crederci e dimostrarlo in campo, non con le parole. Abbiamo una testa diversa ora e la classifica aiuta, ma non credo ci sia stato un momento in cui è scattato qualcosa. Stiamo facendo un percorso. Con la Roma l'abbiamo ripresa dopo che eravamo sotto 3-0, forse a inizio stagione sarebbe andata diversamente".
I suoi obiettivi: "L'Europeo con il Belgio, mentre con l'Atalanta ora guardiamo con fiducia soprattutto alla Coppa Italia dopo la vittoria con la Juve. Andiamo avanti con serenità e non pensiamo troppo alla qualificazione a una coppa europea. È normale fare valutazioni vista la classifica, ma è presto. Guardiamo davanti, ma anche alle spalle. Di certo abbiamo voglia di tornare in Europa".
Il vantaggio di non aver obblighi: "Non c'è pressione, è vero. Se arriviamo con questa classifica a fine campionato sarà doveroso accelerare per provarci fino alla fine. La piazza non spinge per un obiettivo, ma ci sostiene sempre con grande fiducia".
Se poteva andare via e ha scelto di restare: "Prima di Natale non giocavo, normale avere pensieri sul futuro. Dalla Juve in avanti ho iniziato a trovare continuità, anche dopo la sosta e quindi non ho più pensato di lasciare questo club e Bergamo. Sono venuto qui per giocare con l'Atalanta, sto bene e voglio riuscire a fare qualcosa di importante. La continuità che ho trovato è stata fondamentale".
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