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Milan e Inter in esilio per tre anni? Le soluzioni per salvare ‘San Siro’

Daniele Triolo

Qualora lo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro venisse ristrutturato anziché abbattuto, Milan e Inter dovrebbero giocare lontano da Milano almeno tre anni

"Il quotidiano ‘Repubblica’ oggi in edicola ha ricordato come, qualora lo stadio ‘Giuseppe Meazza’ in San Siro venisse ristrutturato anziché abbattuto, Milan e Inter dovrebbero andare in ‘esilio’ da Milano per almeno tre stagioni, ovvero per tutta la durata dei lavori di restyling.

"Questa è la nuova, clamorosa ipotesi sulla questione San Siro, anche se c’è da dire che, al momento, prende sempre più corpo l’idea che i due club meneghini costruiscano un nuovo impianto nell’area dell’attuale parcheggio, con conseguente demolizione del ‘Meazza’. Le due società, comunque, hanno analizzato tutte le possibili variabili, non soltanto economiche, delle trattative in corso con il Comune di Milano.

"Ed entrambe avrebbero anche previsto, come soluzione di ripiego, naturalmente, la possibilità di giocare in ‘trasferta’ per tre anni. La principale controindicazione sulla ristrutturazione sarebbe di natura economica: la spesa intorno ai 400 milioni di euro. Inoltre la capienza verrebbe più o meno dimezzata: 40-45mila spettatori. Ma soprattutto, mentre la costruzione di uno stadio ‘ex novo’ è stimata in due anni, il restauro e l’ammodernamento del ‘Meazza’ avrebbero tempi ben più lunghi.

"Il cantiere dovrebbe fermarsi ogni volta che ci sono partite e le pause dei lavori, per l’impossibilità di lavorare a singhiozzo, sarebbero di intere settimane, quelle degli impegni ravvicinati tra campionato e coppe. Ma c’è di più: secondo ‘Repubblica’, si profilerebbe, secondo i tecnici interpellati, un rischio sicurezza, legato all’ingresso di 45mila persone in un impianto pieno di cantieri. I due club potrebbero anche decidere di non correrlo, tanto da valutare l’ipotesi di giocare in trasferta.

"Il Milan avrebbe già studiato le eventuali sedi. Dato l’alto numero di tifosi che abitano a Milano e dintorni, non si può andare oltre un determinato raggio, cioè oltre gli stadi di Varese (opportunamente risistemato e ampliato), Verona, Parma e addirittura Torino (il Grande Torino più dello Stadium juventino). Questa, intanto, l'opinione del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sull'intera vicenda: continua a leggere >>>

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