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Il Milan esulta dopo un gol (credits: GETTY images)
Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, Piatek ha completamente cambiato il Milan. Ancora una volta il bomber polacco è andato in gol nella partita contro l'Empoli, portandosi a 26 gol stagionali tra campionato e coppe varie: solo un certo Lionel Messi ha fatto meglio. I rossoneri, anche grazie all'innesto di Paquetà, sono un'altra squadra, più robusta e talentuosa, più pratica e fluida.
PRIMO TEMPO - Nei primi 45' il Milan ha fatto fatica a superare il muro messo su da Iachini. Ritmo troppo basso e ricorso al lancio lungo per Piatek, che non ha avuto però gli effetti desiderati. Interessante la variante tattica in fase di possesso: con la palla tra i piedi, infatti, la squadra si evolveva in un 4-2-3-1, con Paquetà e Calhanoglu che si scambiano continuamente la posizione sulla trequarti e sul centrosinistra. Il brasiliano probabilmente va lasciato giocare stabilmente vicino l'area di rigore, senza l'obbligo di rincorrere gli avversari, in quanto dopo un'ora di gioco arriva stremato, oltre a dargli così la possibilità di poter esprimere al meglio le sue grandi qualità offensive.
SECONDO TEMPO - Il muro dell'Empoli si è sgretolato nel secondo tempo. A sbloccare la gara ci pensa manco a dirlo Piatek, che sfrutta un grandissimo assist di Calhanoglu. Raddoppio immediato di Kessie e tris finale di Castillejo, che entra in quasi tutte le azioni pericolose del match: il sostituto di Suso è il migliore in campo. Donnarumma imbattuto per la terza volta di fila a San Siro, sintomo di quanto la squadra sia diventata solida. Insomma, il Milan si è evoluto, e soprattutto non ha nessuna intenzione di fermasi. L'obiettivo Champions è assolutamente alla portata.
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