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Piatek in azione (GETTY Images)
Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan nella partita di ieri contro la Lazio aveva davanti a se due strade: la prima era quella di attaccare i biancocelesti in emergenza e di ipotecare la finale, la seconda era quella di ragionare nell'ottica dei 180 minuti senza rischiare più di tanto. Gattuso, così come dimostra il risultato, ha scelto quest'ultima.
RITORNO - Il ritorno ci sarà da ben due mesi, e quindi solo allora si capirà se il tecnico abbia preso o meno la decisione giusta. La Lazio, infatti, era oggettivamente in emergenza, e dunque ad aprile potrebbe essere una squadra completamente diversa. In ogni caso, al netto delle assenze, i biancocelesti si sono fatti preferire per volume di gioco, ma in realtà Donnarumma non ha mai dovuto fare una parata vera. Ancora grande merito da parte della difesa, che ha subito solo 3 gol in tutto il 2019, 4 nelle ultime 12 gare. Numeri incredibili.
DIFFICOLTA' - Il Diavolo ha avuto grosse difficoltà a sviluppare il gioco, così come dice spesso il tecnico in conferenza stampa. Laxalt e Borini hanno nelle gambe più corsa e meno qualità rispetto a Rodriguez e Calhanoglu, e dunque Paqueta non è riuscito a dialogare al meglio, mentre sull'altra fascia Suso viene cercato poco, anche perchè lo spagnolo sembra essere lontano dalla condizione migliore. Paradossalmente l'infortunio di Kessiè e l'ingresso di Calhanoglu poteva aiutare nel trovare maggiore palleggio, ma le cose in realtà non sono cambiate di molto, con Gattuso e Inzaghi che non riescono proprio a farsi male (terzo 0-0 in tre partite di Coppa Italia). Partita brutta dunque, con poco gioco e poche emozioni. Al ritorno sarà tutt'altra storia? Difficile dirlo, visto che mancano ancora due mesi...
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