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Ivan Gazidis, amministratore delegato AC Milan
Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, ci sarà quest'oggi un incontro a Nyon tra l'Uefa e il Milan, rappresentato dall'amministratore delegato Ivan Gazidis. Non ci sarà il presidente Paolo Scaroni, né saranno presenti i legali del fondo Elliott: questo testimonia il fatto che non ci sarà nessun tipo di scontro con il massimo organismo calcistico europeo, anzi, si cercherà un dialogo costruttivo sui temi più urgenti.
TEMI - Il club vuole capire i margini di manovra che ha nel mercato di gennaio, e si ribadirà inoltre il fatto che il Milan ha bisogno di più tempo per compiere gli investimenti necessari per tornare nell’elite del calcio mondiale. Il pareggio di bilancio entro il 2021 viene considerato un lasso di tempo troppo ridotto, mentre preoccupano molto di meno la multa di 12 milioni e la limitazione della lista Uefa a 21 elementi per le prossime due stagioni.
TAS - I rossoneri, come detto, non vogliono arrivare a una "guerra" contro l'Uefa, ma è evidente che il ricorso al Tas è una delle tappe principali di questa vicenda. Questo appello potrebbe trasformarsi nella base di partenza verso nuove regole Uefa in materia di Fair Play Finanziario, così come tra l'altro auspica la Fifa attraverso le parole di Boban, vicesegretario generale. Tornando però alla più stretta attualità, il Milan ha bisogno di chiarezza per capire come agire sul mercato e soprattutto Gazidis metterà in gioco la sua credibilità personale e la solidità del fondo Elliott per portare a casa qualche risultato. E' evidente il salto di qualità che c'è stato rispetto alla gestione di Yonghong Li, e dunque il Milan auspica un trattamento dall'Uefa completamente diverso rispetto al passato.
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