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Krzysztof Piatek, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
NEWS MILAN - Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha parlato della squadra rossonera, a pochi giorni da un importante Milan-Napoli a 'San Siro', ricordando come il momento storico del Diavolo sia tutt'altro che semplice. Il 14° posto in classifica, con appena 13 punti in 12 gare, e il 15° attacco del campionato di Serie A non fanno dormire sonni tranquilli alla squadra di Stefano Pioli, che guarda da vicino, con timore, la zona retrocessione mentre vede inesorabilmente allontanarsi quella per un posto in Europa.
Con soli 11 gol messi fin qui a segno, per la media neanche di uno a partita, il Milan fa una fatica enorme ad incidere nelle partite. I suoi attaccanti, da Jesús Suso a Rafael Leao, passando per Krzysztof Piatek, hanno messo a segno, complessivamente, soltanto 5 gol, di cui solo 2 (Leao contro la Fiorentina e Piatek contro il Lecce) su azione manovrata e non su calcio da fermo. Ma i problemi del Milan sotto rete, ha ricordato il quotidiano romano, partono da ben prima che il 'Pistolero' scoprisse di avere le polveri così bagnate.
Il Milan soffre la mancanza di un bomber vero dai tempi di Zlatan Ibrahimovic, stagione 2010-2011, quella dell'ultimo Scudetto rossonero. All'epoca, Ibrahimovic era la stella di un reparto offensivo che annoverava anche nomi del calibro di Robinho, Filippo Inzaghi ed Alexandre Pato, più Antonio Cassano arrivato a gennaio per sostituire il partente Ronaldinho. Quanta grazia. Ora, invece, le potenzialità ci sarebbero anche ma, finché il Milan non tornerà ad avere una rosa, nel complesso, di livello superiore, le punte faranno sempre e comunque fatica. E comunque non sono uniche responsabili del momento nero sotto porta.
Negli ultimi anni, ha ricordato poi il 'CorSport', è stato il solo Carlos Bacca ad aver superato, insieme a Ibrahimovic, quota 30 gol in due stagioni per il Milan in campionato: 27 reti in 63 gare per Mario Balotelli, il cui addio al Milan, però, si rese necessario per questioni caratteriali. Comprimari tutti gli altri centravanti che si sono succeduti, ivi compreso quel Gonzalo Higuaín, arrivato nella passata stagione come salvatore della patria rossonera e poi andato via, quasi scappato al Chelsea, nel gennaio di quest'anno dopo 6 gol in 15 partite ...
Che il problema, vero, del Milan, alla fine, sia un gioco che non favorisce proprio i suoi attaccanti? A Pioli, ora, già da Milan-Napoli, il compito di trovare le giuste chiavi di volta per sbloccare la squadra dall'empasse. Potrà contare anche sull'apporto di un elemento tornato, finalmente, a livelli ottimali! Continua a leggere >>>
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