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Paquetà e Piatek, il Milan vola con il mercato: i rossoneri sono una squadra

Krzysztof Piatek festeggiato dai compagni, Milan-Cagliari (GETTY Images)

Il Milan vince agevolmente contro il Cagliari di Maran grazie all'autorete di Ceppitelli e i gol di Paqueta e Piatek: rossoneri nuovamente al quarto posto

Salvatore Cantone

Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, questo Milan esalta. Certo, sabato prossimo è in programma un delicatissimo match contro l'Atalanta a Bergamo, ma i rossoneri sono diventati una squadra. Gli uomini di Gattuso hanno disputato un'ottima prestazione, dominando, attaccando con impeto quando serviva, arretrando e ripartendo in velocità quando il Cagliari si allungava: la mano dell'allenatore è evidente.

MERCATO - Il Milan è stato completamente ribaltato nel mercato di gennaio. Piatek ha dato quella incisività che serviva al gioco rossonero, con l'ex Higuain che troppe volte vagava per il campo a ricevere palla, lasciando di fatto l'area di rigore scoperta. Con il polacco, invece, la musica è cambiata: è sempre l'ex Genoa l'uomo più avanzato, come è giusto che sia per un attaccante, e questo si produce in verticalizzazioni sempre più frequenti e in generale in un cambio di atteggiamento che si riflette in tutta la squadra. Poi c'è Paquetà, che ha trovato il suo primo gol con la maglia rossonera: il brasiliano ha tecnica, personalità, forza fisica, anche se deve migliorare nell'interpretazione del ruolo, visto che troppo spesso gioca da trequartista in zone di campo in cui servirebbe fare la mezzala. Molto bene Franck Kessie, che per una volta prende la scena a Bakayoko.

GATTUSO - Solo un mese fa Gennaro Gattuso era considerato un allenatore a rischio, ora le cose sono completamente cambiate. Il coro dedicato a lui partito dalla Curva Sud è un segnale importante: questo Milan sta sbocciando grazie alle sue idee di calcio e anche grazie alla sua testardaggine, con un 4-3-3 che continua a funzionare. Calhanoglu non è ancora lui, cioè quello della seconda parte della scorsa stagione,  ma ha giocato molto meglio rispetto alle ultime gare. Insomma, questo Milan ha un capo e una coda, e il tecnico rossonero può guardare con ottimismo il futuro, anche se sabato ci sarà un match tremendamente difficile contro l'Atalanta di Gasperini.

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