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Krzysztof Piatek, festeggiato dai compagni del Milan (credits: GETTY images)
Non ha preso il numero 9, ma poco conta. Ciò che importa è che segni, il più possibile. Il Milan è andato a caccia del gol a lungo dopo averlo perso con gli addii di Zlatan Ibrahimovic e compagni. Da quel momento a fare meglio è stato Carlos Bacca, ora al Villarreal, ma non ha fatto abbastanza. Prima, il flop di Fernando Torres, dopo quello di André Silva. In ordine sparso anche Nikola Kalinic, Mattia Destro e Gonzalo Higuain, l'ultimo, che ha fatto spazio a Krzysztof Piatek andando al Chelsea. Alla prima da titolare contro il Napoli in Coppa Italia, al polacco sono bastati dieci minuti per segnare il primo gol. Delirio a San Siro.
L'esultanza, scrive La Gazzetta dello Sport, è la classica: colpi di pistola a più non posso. Stavolta aggiunge anche qualche altro tocco di classe: saluta il pubblico, tocca l'erba di San Siro, si fa il segno della croce. Quello del primo gol era il suo primo tiro in porta. Altro che pistolero, è stato un cecchino. Si ripete poco dopo, al 27', quando con il secondo tiro nello specchio fa il secondo gol. Una rete completamente inventata. Gennaro Gattuso se lo coccola e gli fa i complimenti, sottolineandone le doti. Piatek è il secondo più giovane marcatore ad aver messo a segno almeno 20 gol in stagione nei cinque maggiori campionati europei con 21 gol. Davanti a lui solo Kylian Mbappè, a 22. Ma Piatek non è solo gol: ieri è stato il migliore anche per tiri, sponde, duelli aerei vinti e falli subiti. Bisognava abbatterlo, scrive La Gazzetta dello Sport. Higuain è solo un ricordo, oscurato dalla luce polacca.
Si era presentato dicendo di essere pronto e non avere paura, ieri ha dimostrato che stava dicendo la verità. Nel dopo partita ha parlato di quanta emozione ha provato nel giocare e segnare a San Siro. Ma soprattutto, a sorpresa, ha detto che si aspettava una notte così. Caspita. Poi, le classiche parole da Robocop. Ma spiega anche come sono nati i due gol: ha chiesto lui di ricevere palla in profondità con lanci lunghi, i fatti gli hanno dato ragione. Adesso, però, testa subito alla gara di domenica sera contro la Roma.
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