Krzysztof Piatek, attaccante del Milan autore di 6 gol in 5 partite fin qui disputate, ha parlato ai microfoni del quotidiano polacco 'Przeglad Sportowy'. Ecco le dichiarazioni integrali di Piatek:
news milan
Milan, senti Piatek: “Voglio sempre migliorare. Paqueta ha capacità tecniche incredibili”
Krzysztof Piatek, bomber del Milan, ha rilasciato un'intervista alla stampa polacca. Tanti gli argomenti dibattuti, ecco le sue dichiarazioni integrali
Sui complimenti ed i paragoni ricevuti: "Non condivido tutte queste lodi, ne prendo solo alcune. Gli amici mi hanno mandato dei messaggi, ma io sto vivendo tutto in modo sereno. Tutto questo non aumenta la pressione. Alcune copertine sono state davvero esagerate. Io rimango me stesso, un ragazzo che sa che le cose si ottengono solo lavorando duramente. Ed è grazie a questo che ho iniziato a segnare con continuità. Sono più soddisfatto riguardo a questo, rispetto al fatto che, grazie ai miei gol, sono finito sulle copertine".
Sul gol del pareggio contro l'Atalanta: "In un primo momento volevo andare dal lato opposto, ma sapevo che la palla sarebbe caduta più vicina. L'ho colpita, non avendo i giusti riferimenti a livello di distanza, non sapevo dove fosse né la porta né il portiere, ma si è rivelata una conclusione perfetta. E' difficile riuscire a segnare una seconda volta esattamente lo stesso gol, ma ci provo sempre a farne di simili ai precedenti"
Sull'importanza della rete: "Credo sia stato il gol chiave del match. L'Atalanta ha giocato meglio nel primo tempo, eravamo sulla difensiva e abbiamo avuto un paio di situazioni per segnare. Non abbiamo potuto organizzare il gioco. Quella rete ci ha permesso di cambiare lo scenario e presentarci come la squadra che vogliamo essere in ogni match. Abbiamo giocato meglio e abbiamo vinto meritatamente".
Sul gol di testa a Bergamo: "In Polonia ho segnato più gol di testa, in Serie A solamente due. Probabilmente perché non ho avuto tante situazioni. Alcune volte è mancata fortuna, come nella sfida contro il Parma, in cui ho colpito il palo. Tutto sommato, non mi interessa come segno: se con il sinistro, con il destro o di testa".
Sugli aspetti dove vuole migliorare: "Nel calcio devi sempre migliorare le tue abilità. Sia i difetti tecnici che la condizione fisica. Provo a migliorare nel gioco spalle alla porta, con entrambi i piedi e nella preparazione alla conclusione. E vedo che tutto sta andando nella giusta direzione".
Sugli schemi di gioco del Milan: "Stiamo praticando diversi schemi sul campo, diversi modi di muoverci, ma a mio parere la cosa più importante è il contatto diretto poco prima della partita, la richiesta dell'allenatore. Prima dell'incontro con il Napoli, mister Gennaro Gattuso ci ha mostrato quali errori fanno i difensori, abbiamo concordato su come sfruttarli a nostro vantaggio e ha funzionato bene".
Sulla foto sulle spalle di Paqueta come Ricardo Kakà e Andriy Shevchenko: "Abbiamo un gran rapporto sia in campo che fuori. Sa sempre come mi piace essere servito. Anche io chiedo a lui come piace giocare. Paqueta ha delle capacità tecniche incredibili. Parliamo molto spesso, perché è fondamentale una buona intesa. Se gli esperti dicono che grazie a noi il gioco del Milan è diventato più creativo io non posso che esserne contento, ma non dimenticate che non siamo solo io e lui sul campo. SI è sempre in undici e ognuno lavora per la squadra. Io aiuto anche nella fase difensiva, cooperando con i miei colleghi. E cerco di sfruttare degli ottimi passaggi come quello fatto da Ricardo Rodriguez contro l'Atalanta. Siamo una squadra giovane, creativa e tecnicamente avanzata. Dobbiamo sfruttare il momento a nostro vantaggio, vogliamo giocare la Champions League e andare il più lontano possibile in Coppa Italia".
Sul coro della Curva Sud che imita la sua esultanza: "Durante la partita non la sento, perché mi concentro così tanto sul gioco che esiste solo quello nella mia testa. Però ho visto i video. La sensazione è stata fantastica, perché è incredibile che i tifosi del Milan mi amino già in questo modo. Per loro voglio mantenermi in forma, segnare gol e aiutare la squadra. Sono un attaccante, sono nato per questo".
Sulla sua proverbiale esultanza: "E' stata una cosa spontanea. Nel mio debutto con il Genoa ho segnato una doppietta. Dopo il primo sono scivolato sulle ginocchia come ho sempre fatto e nel secondo ho incrociato le braccia in quel modo. Ai tifosi è piaciuta, anche perché ho continuato a segnare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA