Il Fair Play Finanziario va verso la riforma e tocca direttamente il futuro del Milan. Cambiandolo in meglio. Lo ha riferito 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, che ha sottolineato come si allontanino, dunque, i tempi del braccio di ferro con la UEFA e dei ricorsi al T.A.S. di Losanna per il club rossonero.
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Nuovo Fair Play Finanziario: assist al Milan per tornare al top | News
Il Fair Play Finanziario cambierà radicalmente. Meglio per il Milan che ora potrà rilanciarsi senza troppi sacrifici come accaduto in passato
Il Milan, da quattro anni in apnea per rincorrere il pareggio di bilancio, potrebbe beneficiare, quindi, del Fair Play Finanziario 2.0: le spese dissennate della proprietà cinese sono ormai alle spalle, ma, ha ricordato la 'rosea', sono ancora nitide, nella mente dei tifosi rossoneri, le immagini dei viaggi della speranza dell'allora amministratore delegato Marco Fassone a Nyon per attenuare l'entità delle punizioni.
L'ingresso del fondo Elliott Management Corporation ai vertici del club di Via Aldo Rossi, senza dubbio, ha permesso al Milan di risalire la china e di cambiare strategia anche con la massima autorità calcistica europea. La rinuncia all'Europa League nel 2019, dopo il verdetto del T.A.S, è stata barattata, di fatto, con un settlement agreement che ha comportato un impegno significativo in termini di riduzione dei costi.
La crisi CoVid non ha aiutato il Milan: l'ultimo bilancio era in rosso di 194,6 milioni di euro. Ma l'indebitamento è già sceso a poco più di 100 milioni di euro. Dunque, la strada per il risanamento dei conti è ancora lunga ma l'inversione di marcia è assolutamente positiva. Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ora ha l'occasione per uscire dalle retrovie e rilanciare il club.
Come? Se fossero rimaste le vecchie regole del Fair Play Finanziario, il Milan dovrebbe rincorrere un disavanzo di massimo 30 milioni di euro (la regola del 'break even') nel triennio: un'impresa praticamente impossibile. La riforma del sistema all'orizzonte, invece, azzera questo traguardo. Provando, al contempo, ad introdurre nuovi elementi per il 'Fair Play Finanziario 2.0'.
Si parla, per esempio, di introdurre un tetto salariale o di una tassa aggiuntiva per chi spende sul mercato oltre una certa cifra. La cosiddetta 'luxury tax' che gli sport americani conoscono da sempre. Sono valutazioni, queste, al vaglio dell'Unione Europea, che dovrà trovare e legittimare un'armonizzazione a livello continentale. I prossimi mesi saranno importanti al riguardo, ma in casa Milan possono già tirare un sospiro di sollievo.
Il lavoro della società, negli ultimi tempi, ha infatti portato già dei benefici, anche in prospettiva. Il ritorno in Champions League porterebbe nuove risorse ed aumento dei ricavi. A questo vanno aggiunti valorizzazione dei giovani ed investimento previsto per il nuovo stadio. Nel mezzo, la politica aziendale, portata avanti da Gazidis, sulla programmazione dei costi. Il futuro, insomma, sorride ai rossoneri. Intanto un ex giocatore del Milan ha attaccato Romagnoli. Ecco cosa ha detto.
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