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NUOVO STADIO

Milan, Cardinale: “Nuovo stadio in città la priorità. Meglio da soli”

Gerry Cardinale AC Milan nuovo stadio Milan
Gerry Cardinale, azionista di maggioranza del Milan, ha parlato del nuovo stadio ieri a Londra. Ha le idee molto chiare per il futuro del club

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Gerry Cardinale e del nuovo stadio del Milan, argomento che sta tenendo - finalmente - seriamente banco in questi giorni. Sin da quando Paolo Scaroni e Giorgio Furlani, Presidente ed amministratore delegato del club rossonero, hanno comunicato ufficialmente al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e ad Alessandro Antonello, amministratore delegato dell'Inter, la volontà del Diavolo di realizzare l'impianto in solitaria nell'area dell'ippodromo La Maura.

A questo ha fatto seguito la visita in città di Cardinale, accompagnato dallo stesso Furlani, dapprima a Sala, per ribadirgli il concetto, poi ad Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, poiché l'area sotto interesse del club di Via Aldo Rossi per il progetto sta per diventare proprio di competenza regionale. Ieri, come ricordato dalla 'rosea', Cardinale era già tornato a Londra, ma ha risposto ad alcune domande sulla questione ai colleghi del 'Financial Times'.

Nuovo stadio Milan, Cardinale ha le idee molto chiare

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«Nel mondo ideale restare nell’area del Comune di Milano è una priorità. Se possibile, staremo nel Comune ma valuteremo comunque con freddezza quale sarà la migliore opportunità». Dunque, per Cardinale, il nuovo stadio del Milan, se possibile, sorgerà a Milano. L'unica zona nota in città è quella de La Maura, area verde a nord-ovest di San Siro. Il progetto che ha in mente il managing partner del fondo RedBird non prevede la presenza dell'Inter.

«Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti – ha detto ancora Cardinale - ma a oggi non c’è niente che escludiamo». L'ipotesi del nuovo stadio condiviso tra Milan e Inter, insomma, è sempre sullo sfondo ma soltanto come extrema ratio e non più come piano principale. Il Diavolo valuterà tutte le aree e le opzioni disponibili (La Maura, Sesto San Giovanni, San Donato Milanese, eventuali opportunità ancora non rese pubbliche) e sceglierà quella che riterrà maggiormente conveniente.

Le variabili, infatti, per la 'rosea' sono ancora molte. Le principali sembrano essere i rilievi da fare a La Maura (il terreno fa parte del Parco Agricolo Sud Milano, con conseguenti temi ambientali da affrontare) e le richieste economiche. Non è un mistero, infatti, come il Milan stia anche trattando il prezzo dell'area di Sesto San Giovanni. Per Cardinale il nuovo stadio del Milan è ad ogni modo una priorità assoluta.

«San Siro è stato costruito negli Anni 20 – ha detto ancora l'azionista di maggioranza del club rossonero ieri al 'FT' -. Se vogliamo riportare Milan e Serie A al massimo livello, dobbiamo passare dalle infrastrutture. A Milano c’è una fan base fenomenale. I tifosi hanno fatto il loro lavoro, ora tocca a noi». Insomma, la visione di Cardinale è quella di proseguire nel solco del progetto che aveva in mente Elliott per il Milan, espandendo, se possibile, ancora di più quegli orizzonti.

L'altra sfida di Cardinale: una Serie A moderna, efficiente e ricca

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«RedBird ha il 100% delle quote del Milan e io ho grande rispetto per Paul e Gordon Singer. Giorgio Furlani e Stefano Cocirio, due ex manager di Elliott, lavorano con noi perché mi hanno detto di voler tornare in Italia». Cardinale è uno che sogna in grande e che vuole vedere realizzato ciò che ha in mente. Non soltanto per il Milan, ma anche l'intera Serie A. Basta leggere ciò che ha detto sulla SuperLega.

«Il progetto è fallito, non c’è motivo di parlarne. Bisogna però capire il perché era stato proposto, bisogna trovare equilibrio competitivo. Io voglio una Serie A competitiva, il problema è come farlo». Per 'La Gazzetta dello Sport', al netto della conduzione del club rossonero e del nuovo stadio del Milan, l'impressione è che Cardinale giocherà qui la sua partita più importante.

La sua sfida, sin da quando ha messo il primo piede nel Milan, è quello di lavorare all'unisono con gli altri 19 Presidenti di Serie A per una lega più moderna, più efficiente e più ricca. Non sarà facile. Milan, ghiotta chance per il centrocampo: le ultime di mercato >>>

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