NUOVO STADIO

Un nuovo stadio per Milan e Inter: sì, ma dove e come? La situazione

Daniele Triolo Redattore 
Va avanti il progetto di un nuovo stadio per Milan e Inter. Da capire, però, le specifiche: sarà un impianto condiviso o ognuno per la sua?

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha provato a fare il punto della situazione sul progetto di un nuovo stadio per Milan e Inter alla luce dell'incontro di due giorni fa nella Capitale.

A Roma, infatti, Paolo Scaroni (Presidente Milan), David Castelblanco (RedBird), con Alessandro Antonello (CEO Corporate Inter), Alejandro Cano e Katherine Ralph (Oaktree), unitamente a Giuseppe Sala (Sindaco Milano) ed Emanuela Carpani (Sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Milano) hanno incontrato Alessandro Giuli (Ministro della Cultura) e Giovanni Abodi (Ministro dello Sport).

Nuovo stadio, Milan e Inter allineati su San Siro ... o forse no?

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Nell'occasione, secondo la 'rosea', il progetto del nuovo stadio per Milan e Inter, condiviso, in zona San Siro ha ripreso quota. Superato, infatti, un ostacolo che, mesi fa, sembrava essere insuperabile: l'attuale impianto sportivo, 'Giuseppe Meazza', non verrebbe più demolito, così come da progetto originario dei club, datato 2019. Bensì, rifunzionalizzato: resterebbero la torre sud-est e le rampe di accesso, le aree circostanti sarebbero sviluppate.

La Sovrintendenza, così, ha accolto la proposta dei club, sciogliendo il nodo del vincolo sul secondo anello del 'Meazza', a San Siro. Nel caso in cui, infatti, l'impianto diventasse di proprietà di Milan e Inter (che ragionano sull'acquisto, qualora l'Agenzia delle Entrate fissi un prezzo ragionevole per lo stadio e per le aree intorno), il vincolo verrebbe meno. Strada in discesa, dunque, per il nuovo stadio condiviso per Milan e Inter a 'San Siro'?


Non proprio. Così Scaroni a 'La Gazzetta dello Sport': «Non abbiamo superato i problemi di San Siro. Primo, restano da definire i costi dello stadio e dell’area circostante. Secondo: c’è comunque un iter complesso per i permessi di costruzione. Il percorso è ancora lungo e difficile. Certo abbiamo raggiunto un’intesa sul secondo anello con la Sovrintendenza, benedetta dal Ministro Giuli, che tre mesi fa sembrava impossibile. Un modo per mantenere le vestigia del vecchio stadio riadattato con negozi e altre attività».

Per Scaroni, però, quella di un nuovo stadio a 'San Siro' con l'Inter non è l'unica strada per il futuro del Milan. C'è sempre in piedi l'ipotesi alternativa. «Non abbiamo abbandonato San Donato, al contrario resta la nostra opportunità numero uno. La priorità per energia e denaro che abbiamo speso. Il Sindaco Francesco Squeri non deve preoccuparsi». Squeri, Primo Cittadino di San Donato Milanese (MI), dopo le notizie arrivate da Roma aveva infatti chiesto «un incontro urgente con i vertici del Milan» per capire se i rossoneri manterranno o meno la volontà di fare un nuovo stadio a San Donato.

Scaroni "San Donato opportunità numero uno". Per Marotta, invece ...

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E l'Inter cosa pensa? I nerazzurri hanno impresso, con l'avvento del fondo Oaktree ai vertici della società, un'accelerata sul fronte stadio a 'San Siro'. Le parole del Presidente, Giuseppe Marotta: «Bisogna registrare un fatto storico, attorno a un tavolo per la prima volta si sono seduti due Ministri della Repubblica, Giuli e Abodi, il Sindaco Sala e le proprietà. Dimostra quanto la politica ritenga importante accelerare nel percorso di creazione di nuove strutture. Da parte nostra l’accelerazione è arrivata da quando c’è Oaktree. Un nuovo stadio è un asset importante perché può generare ricavi che servono alla sostenibilità del club, dall’altro produce un grande senso di appartenenza».

Entro i primi 10 giorni di novembre, ha concluso sul tema 'La Gazzetta dello Sport' - l’Agenzia delle Entrate dovrebbe consegnare al Comune di Milano la stima sul prezzo di acquisto dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe. Con Marotta che già immagina la nuova casa per rossoneri e nerazzurri. «Accogliente, moderna, che dia soddisfazione ai nostri tifosi che devono sentirsi a casa e, aggiungo, nel quartiere di San Siro, uno dei più belli di Milano». LEGGI ANCHE: Milan, senti Crespo: “Leao mi sembra confuso”. Poi bacchetta Fonseca >>>