Il nuovo stadio del Milan avrebbe un richiamo internazionale. La lettera, infatti, prosegue così. «Il piano urbanistico conosciuto come “Sport Life City” presenta una forte e preminente vocazione sportiva, espressa dalla previsione della costruzione di un’arena per circa 20mila spettatori. Nelle scorse settimane è giunta all’Amministrazione Comunale la richiesta di disponibilità a valutare un progetto alternativo che, senza modificare le quantità edificabili già previste sull’area, prevede la costruzione dello stadio dell’A.C. Milan».
Le altre aree, però, non sono del tutto fuori gioco
—Per il club meneghino, infine, è determinante la risposta - positiva - del Comune di San Donato Milanese. «L’Amministrazione si è resa disponibile ad aprire un tavolo per la valutazione del progetto solo quando la proposta si concretizzerà corredata dalla relativa documentazione. Lungo tutto l’eventuale percorso burocratico l’Amministrazione si impegna a informare e coinvolgere il Consiglio Comunale nelle sue articolazioni, l’associazionismo e la cittadinanza affinché si possa arrivare a una decisione partecipata, documentata e condivisa».
Cosa servirà, ora, per passare dalla teoria alla pratica? Una variante che dovrà varare la stessa Amministrazione. Per il nuovo stadio del Milan, dunque, ora servirà il progetto. Il Milan, però, ha precisato come l'accordo non sia né esclusivo né vincolante per il futuro. Le altre aree, dunque, come Sesto San Giovanni, Rozzano e San Siro, anche se più defilate, restano in corsa. Milan, nuovo nome per la trequarti >>>
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