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INTERVISTE

Milan, nuovo stadio a San Donato o ancora a San Siro? Le parole del Sindaco Squeri

Daniele Triolo Redattore 
Francesco Squeri, Sindaco di San Donato Milanese, ha parlato del nuovo stadio per il Milan nella sua città ma non solo in questa intervista

Francesco Squeri, Sindaco di San Donato Milanese, ha parlato a 'Newzgen', trasmissione di 'AlaNews' in onda sui social 'YouTube' e 'Twitch': temi toccati, ovviamente, il nuovo stadio del Milan nella sua città , ma non soltanto. Ecco, dunque, le dichiarazioni integrali del Primo Cittadino.

Nuovo Stadio Milan e non solo, parola al Sindaco di San Donato, Squeri

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Sull’iter per lo stadio: “Sport Life City aveva presentato un progetto di arena approvato dalla passata amministrazione. All’inizio di maggio ho inviato le lettere per l’accordo di programma a Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato e Città Metropolitana, che presumibilmente dovrebbero rispondere manifestando la loro disponibilità: a quel punto partirà un iter previsto dalla legge della durata di circa 18 mesi in cui verranno prese in esame tutte le opere cui dover far fronte”.

Sul rapporto rischi-benefici: “E’ indubbio che la costruzione di uno stadio possa comportare dei disagi per i cittadini, ma questa amministrazione è impegnata affinché i benefici siano infinitamente maggiori agli svantaggi e in questo anno e mezzo cercheremo di raccontarli alla cittadinanza. Pensiamo solo alla possibilità di disporre di una vera e propria stazione ferroviaria, con banchine allargate, più rotaie, addirittura treni ad alta velocità che possano fermare a San Donato”.

Sull’opportunità per la città di San Donato: “Gli stadi moderni accolgono le persone, propongono eventi da ricordare, un po’ in stile americano, bisogna dimenticare quelli del passato. Lo stadio, se fatto in una certa maniera, può essere una grande opportunità per la città, ma tengo a ribadire che non è obbligatorio farlo a San Donato Milanese. Sicuramente, tuttavia, ci sarebbero grandi benefici, soprattutto per i giovani che avrebbero spazi in più di aggregazione e incontro"


Sui detrattori dello stadio: “Mi sembra che al momento ci siano delle strumentalizzazioni, da parte dei No-stadio, un po’ troppo esagerate: propongono sui social foto di tifosi che si picchiano, sporcizia, bottiglie di vetro in pezzi sparsi. Ci vuole più equilibrio”.

"Milan e Inter non giocheranno più insieme nello stesso stadio"

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Sulla decisione di andare via da San Siro: “Da appassionato e tifoso milanista, quindi non in veste di sindaco, sono convinto che, per restare competitive nel calcio moderno, le due squadre non giocheranno più insieme nello stesso stadio: secondo me una squadra resterà a San Siro, mentre l’altra andrà in un altro impianto, non so se a Rozzano o San Donato. E’ solo una mia sensazione, non ne ho parlato con nessuno della società, ma se è vero che WeBuild presenterà un progetto per ristrutturare l’impianto garantendo la partecipazione di parte dei tifosi e il sindaco Sala, rispetto al passato, sta allargando le opportunità di allestire attività quali musei e store nei pressi dello stadio, non è certamente una cosa da poco. Personalmente, mi sembra strano i due club possano giocare all’interno dello stesso impianto”.

Sulla relazione a livello professionale con il Milan: “Come amministrazione, il nostro ufficio tecnico si è sempre interfacciato con Sport Life City; io ho incontrato il CEO Giorgio Furlani solamente una volta. Sono convinto che dialogare con Sport Life City sia corretto, una volta che il progetto dovesse passare a una fase di attuazione sicuramente il nostro ufficio interloquirà con i tecnici del club. Il fatto di non parlare direttamente con il management rossonero non sposta la lancetta delle probabilità”.

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