"Subito dopo Scaroni è toccato a Stefano Pioli, liquidato con il giudizio popolare («ha finito i bonus»). Il tecnico invece, sul piano della comunicazione, ha puntato su due cavalli di battaglia: 1) «i fischi finali dei tifosi sono stati meritati!»; 2) «che non ci fosse il rigore del 2 a 1 atalantino l’ho capito in diretta, Miranchuk si è tuffato». Persino Leao, per la prima volta, si è lamentato di quel fischio di Di Bello: «Incredibile» ha scritto su Instagram".
Sugli altri problemi: "Poi c’è molto altro, a cominciare dal solito deficit difensivo segnalato dal primo gol di Koopmeiners incassato con mezza difesa fuori posizione. Inevitabile il rimorso per le assenze concentrate in quel settore e l’uscita di Gabbia (colpo alla nuca nello scontro con De Roon: torna con la Roma). Nel frattempo del secondo difensore da acquistare sul mercato nessuna notizia mentre è finalmente partito per la Turchia Krunic".
"In aggiunta ci sono da mettere nel conto di questa stagione dal bilancio negativo tendente al fallimentare qualora non arrivassero il posto in Champions e una buona performance in Europa League, il rendimento di alcuni esponenti del mercato. Loftus Cheek è sotto la soglia come Jovic. Sullo sfondo di quest’altra delusione milanista, resiste comunque la questione arbitrale. Riassunta in modo efficace dal CEO Giorgio Furlani che se l’è cavata così: «Ormai è tutto un caos»". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Via Krunic? Spunta l'ipotesi Matic per sostituirlo >>>
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