Sulle colonne del Corriere dello Sport, Franco Ordine ha parlato del Milan dopo la vittoria in campionato contro l'Udinese: "Non sempre cambiare equivale a migliorare ma per migliorare bisogna cambiare’. Può darsi che Sergio Conceiçao non abbia mai letto la citazione di Winston Churchill ma di sicuro deve averlo pensato a lungo, specie dopo le ultime due sfide, quello di Napoli e quella successiva con la Fiorentina, entrambe “macchiate” da un gol quasi lampo e da un tempo – solitamente il primo – giocato in affanno e senza una bussola calcistica. I vantaggi di questa scelta, per ora, sono sotto gli occhi di tutti".


RASSEGNA STAMPA
Ordine: “Milan, segnali di equilibrio. La potenza offensiva della squadra…”
Infine, il giornalista ha concluso: "I più evidenti risultano nell’evitare di ballare la rumba e il cha-cha-cha dinanzi alle folate dell’Udinese che non ha certo un attacco micidiale e anzi si trascina dietro una striscia di sconfitte che comincia a diventare preoccupante. Ci sono insomma segnali di maggiore equilibrio complessivo che non toglie nemmeno un briciolo alla potenza offensiva di questa squadra che, quando ha spazio, quando ha la possibilità di liberare il talento di Leao e Theo Hernandez (sollevato da compiti difensivi), può persino dilagare come accaduto ieri sera a Udine con i suoi protagonisti migliori, anche Reijnders, colpevole d’aver fallito un gol fatto anche all’alba della sfida, dopo 20 secondi addirittura (strepitosa parata di Okoye)".
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