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Ordine: “Rangnick milanista mancato. A quel tempo fece un tragico errore”

Ralf Rangnick, CT dell'Austria (getty images)
Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un editoriale in merito a Ralf Rangnick, CT dell'Austria e vicino in passato al Milan
Fabio Barera Redattore 

Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del quotidiano 'Il Giornale', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi su Ralf Rangnick, in passato vicino alla panchina del Milan. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Ordine: "Rangnick l'uomo del giorno. Ma quando parlò da allenatore del Milan ..."

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"Ralf Rangnick è l'uomo del giorno in Austria - e si può tranquillamente capire - ma anche in Germania - e poi capirete il motivo. Non solo perché alla bella età di 65 anni, da tedesco di anagrafe e con l'incarico di ct dell'Austria, ha messo in fila indiana nel suo girone Francia, Olanda e Polonia. E si è presentato agli ottavi dell'europeo con questo piccolo capolavoro del primo posto con alle viste la potenziale sfida contro la Turchia. Dalle sue parti, e anche parzialmente dalle nostre, è un uomo di calcio molto chiacchierato e altrettanto discusso. Per le sue idee, per qualche scelta coraggiosa al limite del temerario. E per un gesto che nel calcio odierno sa di autentico rivoluzionario. Sì, perché Ralf Rangnick, per accompagnare la sua Austria all'europeo in Germania, ha addirittura respinto al mittente la proposta di guidare la panchina del Bayern di Monaco".


"L'ha fatto rinunciando a qualche ricco stipendio per non tradire l'impegno preso con i suoi ragazzi in maglia bianca. Che ha guidato con mano sicura all'europeo restituendo addirittura brillantezza persino ad Arnautovic. Ha qualche talento a disposizione, ma è l'organizzazione tattica a lasciare il segno e a segnalare i meriti del suo condottiero. Per questo motivo non si tratta di un miracolo come hanno scritto a Vienna. Ma forse di un risultato imprevisto eppure preparato in ogni suo risvolto. Perché la cura del dettaglio è la sua caratteristica principale. E adesso che ha conquistato i titoli di copertina è anche il caso di ripensare a quei mesi del 2020 quando il suo profilo venne associato alla panchina del Milan, con Stefano Pioli sempre in bilico, Boban licenziato in tronco da Elliott per l'intervista contro Rangnick e Maldini rimasto al suo posto per fedeltà al club rossonero. Ralf rilasciò un paio di interviste da allenatore del Milan senza ancora esserlo e fu il suo tragico errore". LEGGI ANCHE: Milan, in Premier League ci sono i saldi: le occasioni dal Chelsea al Newcastle

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