Ordine sulla posizione di Pioli
—"Nessuna scelta è stata già fatta, nessun impegno scritto consegnato all’interessato. E nella fattispecie ricorda molto da vicino quel che accadde ai tempi in cui il cognome inedito del tedesco Rangnick cominciò a circolare a Milanello e negli uffici di casa Milan provocando l’ira funesta di Boban prima e di Maldini poi. Questo quadro significa ancora che Pioli - legato da un contratto in scadenza nel giugno 2025 - ha ancora possibilità concrete di rovesciare tutti gli attuali pronostici e magari di spuntare un altro colpo di coda. Che in casa del diavolo non dovrebbe costituire una clamorosa sorpresa. A condizione, naturalmente, che la stagione venga conclusa con il posto Champions in tasca e magari un inatteso successo in Europa League". LEGGI ANCHE: Panchina Milan, Pellegatti lancia dei nomi a sorpresa
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