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Milan, Ordine: “Voci sulla panchina, ma Pioli può restare. Ecco come”

Stefano Pioli AC Milan Milan-Bologna 2-2 Serie A 2023-2024
La panchina del Milan è un argomento sempre caldo e che fa parlare di sé. Il destino di Pioli è davvero segnato? Il parere di Franco Ordine
Emiliano Guadagnoli Redattore 

La panchina del Milan è un argomento sempre caldo e che fa parlare di sé. Stefano Pioli, al momento allenatore rossonero, è legato al Diavolo con un contratto in scadenza nel 2025. Le voci sul suo possibile successore continuano senza fermarsi. Franco Ordine, noto giornalista, ha scritto il suo parere sulle pagine de 'Il Corriere dello Sport'. Il destino di Pioli è davvero segnato?

Panchina Milan, il parere di Ordine

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"In principio fu Thiago Motta. La “voce” nacque e si propagò anche in coincidenza della presenza di Moncada, il capo scout milanista, allo stadio bolognese dove, probabilmente, l’interesse più autentico era destinato non soltanto alla stella Zirkzee ma alla maturazione di Calafiori, difensore utilizzato dal suo tecnico in un doppio ruolo contemporaneo, un po’ difensore centrale e un po’ centrocampista. Più di recente il secondo autorevole candidato alla panchina rossonera è diventato Antonio Conte sulla scia di indiscrezioni nate in quel di Torino e poi rilanciate anche da ambienti milanesi e milanisti. Nelle ultime ore poi, dalla Spagna, è spuntata una terza pista, questa volta riferita a Julen Lopetegui, Stefano Pioli, nel frattempo, è stato accostato al Napoli della prossima estate grazie al suo ruolino di marcia rossonero (qualificazione europea, secondo posto, scudetto, semifinale di Champions in sequenza) e alla concezione aziendale del ruolo".


Ordine sulla posizione di Pioli

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"Nessuna scelta è stata già fatta, nessun impegno scritto consegnato all’interessato. E nella fattispecie ricorda molto da vicino quel che accadde ai tempi in cui il cognome inedito del tedesco Rangnick cominciò a circolare a Milanello e negli uffici di casa Milan provocando l’ira funesta di Boban prima e di Maldini poi. Questo quadro significa ancora che Pioli - legato da un contratto in scadenza nel giugno 2025 - ha ancora possibilità concrete di rovesciare tutti gli attuali pronostici e magari di spuntare un altro colpo di coda. Che in casa del diavolo non dovrebbe costituire una clamorosa sorpresa. A condizione, naturalmente, che la stagione venga conclusa con il posto Champions in tasca e magari un inatteso successo in Europa League". LEGGI ANCHE: Panchina Milan, Pellegatti lancia dei nomi a sorpresa

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