Panchina Milan, ciao Pioli: da giugno Thiago Motta?
—Quello che, però, proprietà e dirigenza non vorrebbero cambiare, nella scelta del nuovo allenatore del Milan, è la filosofia di base. Quella che va dalla costruzione della squadra fino alla sua elaborazione sul campo, tanto negli allenamenti di Milanello quanto in partita. Il Milan dovrà continuare a dare l'idea di 'modernità'.
Ecco perché, secondo il quotidiano torinese, sebbene l'idea Antonio Conte intrighi varie componenti del club (sarebbe una sorta di 'garanzia di ritorno al successo'), sembra prevalere la voglia di affidare la ripartenza del Diavolo ad un allenatore emergente, che sposi in pieno il progetto e i l'idea di calcio del club di Via Aldo Rossi.
Motta piace per gioco e valorizzazione del talento
—Per questo motivo il nome di Thiago Motta resta in cima alla lista a 'Casa Milan'. Il tecnico del Bologna, classe 1982, è senza dubbio l'allenatore rivelazione dell'anno. Il suo contratto con i felsinei scadrà a fine anno e il rinnovo è in stand-by. Motta piace al Milan per il suo stile di gioco e per come sa valorizzare i calciatori a sua disposizione.
Nomi come Riccardo Calafiori, Lewis Ferguson e Joshua Zirkzee ne sono un esempio. Motta, dunque, davanti a tutti nella categoria degli allenatori emergenti che piacciono al Diavolo, davanti a Francesco Farioli (Nizza) e Vincenzo Italiano (Fiorentina). All'estero, occhio a Oliver Glasner (svincolato, ex Eintracht) e Roberto De Zerbi (Brighton), vero e proprio pallino del Diavolo. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, ecco il piano di Furlani per rinforzare i rossoneri >>>
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