'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Stefano Pioli, allenatore del Milan, visto che lunedì prossimo, a 'San Siro', in occasione della sfida dei rossoneri contro il Bologna, taglierà il traguardo delle 100 panchine in Serie A alla guida del Diavolo. Ironia della sorte, avverrà contro i rossoblu, il club dove Pioli aveva cominciato la sua carriera di allenatore negli Allievi Nazionali.
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Pioli, 100 panchine in Serie A con il Milan. Adesso obiettivo Scudetto
Stefano Pioli, in Milan-Bologna di lunedì prossimo, taglierà l'importante traguardo delle 100 panchine con il Diavolo nella massima serie
Da qui a maggio, ovvero alla fine del campionato, il bilancio di Pioli salirà a 107 partite. Nella graduatoria dei tecnici più presenti con il Milan in Serie A, è e rimarrà al 13° posto. Dalla prossima stagione, però, potrà allungare fino a 145 panchine nella massima serie. Un balzo, questo, che lo porterebbe nella Top 10, a sole 10 partite da Arrigo Sacchi e con Massimiliano Allegri alle spalle.
Il sorpasso su Allegri, ha evidenziato poi la 'rosea', sarebbe anche doppio. Perché Pioli diventerebbe l'allenatore del Milan con più panchine in campionato del decennio. Allegri, però, nel 2011 ha vinto lo Scudetto e, pertanto, in Via Aldo Rossi ci si augura che tocchi a Pioli. Sui 12 tecnici che Pioli ha davanti in classifica, solo in 3 non sono riusciti a diventare Campioni d'Italia (Adolfo Baloncieri, József Bánás e Giuseppe Bigogno).
Tutti gli altri hanno cucito il tricolore sulle maglie rossonere. Quattro ne ha vinti Fabio Capello, due Nereo Rocco, tre Gipo Viani, uno Nils Liedholm (quello della Stella del 1979). Sacchi ha vinto quello del 1988 tra una Coppa dei Campioni e l'altra, Carlo Ancelotti quello del 2004. Dopo due stagioni di apprendistato, Pioli ci prova “rubando” qualcosa da molti di loro. Per estetica ed organizzazione, Pioli ricorda Sacchi.
Come il 'Profeta di Fusignano', infatti, Pioli è un avanguardista che non smette mai di studiare e di aggiornarsi. D'altronde il suo Milan, tatticamente, è in continua evoluzione. Nel calcio di Pioli, i risultati sono figli del gioco. La sua proposta di calcio è rimasta la stessa anche dinanzi le grandi d'Europa. Allo stesso tempo, però, ha lavorato sulla solidità mentale e sul pragmatismo, forgiando un Milan cinico e difficile da affrontare per chiunque.
Un po' come quello di Capello dei primi anni 90. Per stile ed eleganza, ricorda Liedholm. È un tecnico che la proprietà apprezza anche per come sa portare il brand Milan orgogliosamente in giro per il mondo. Come Ancelotti, poi, Pioli si è dimostrato un abilissimo gestore di uomini. Dote che gli addetti ai lavori gli riconoscono da sempre, ma in rossonero il livello si è alzato parecchio: la rosa del Milan è la quarta più giovane della Serie A, eppure comanda con maturità.
Infine, Pioli, con il suo Milan, spesso riesce a cambiare il volto di una partita con le giuste sostituzioni. Come faceva Max Allegri undici anni fa, in occasione dell'ultimo titolo, pescando dalla panchina risorse importanti. Pioli, ora devi soltanto vincere per emularli tutti alla perfezione. Milan, arriva un top player sulla trequarti? Le ultime di mercato >>>
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