Pioli come Cannavacciuolo: Milan, difese da incubo. I numeri fanno paura

Molti, bazzicando in rete, si saranno imbattuti almeno una volta nella divertente immagine di un cavallo disegnato perfettamente nella parte posteriore e in maniera elementare in quella anteriore e i più maliziosi potrebbero pensare che a farlo sia stato Stefano Pioli, allenatore rossonero. Quella foto, infatti, è utilizzata quando si vuole far capire che una cosa è stata fatta bene a metà. Ebbene, il Milan è un po' al contrario, ma con lo stesso principio: al contrario del cavallo, è davanti a essere bellissimo, ma dietro fa quasi paura. I dati non mentono. Così se Antonino Cannavacciuolo è il protagonista di "Cucine da incubo", il Milan di quest'anno targato Pioli potrebbe invece avere il titolo, per quanto riguarda la fase difensiva, di "Difese da incubo".

Ovviamente la partita di ieri contava poco e non può essere presa troppo in considerazione anche per le valutazioni, visto che c'era in campo una squadra molto rimaneggiata. L'attenzione si riversa su giovedì, ma la Roma è squadra che concede pochi gol (anche se il Milan ha un grande attacco, già all'andata non è riuscito a scardinare i giallorossi) e prenderne potrebbe significare mettere la parola fine sul discorso qualificazione.

I numeri della stagione difensiva del Milan sono davvero preoccupanti. I rossoneri sono la nona difesa del campionato, con 37 gol subiti, riporta La Gazzetta dello Sport. Soprattutto in trasferta va malissimo: subisce 1,7 gol a partita. Quartultima difesa del campionato lontano da casa. Allargando il discorso a tutte le competizioni, il Milan ha giocato 22 partite in trasferta. In 11 ha preso almeno due gol. Considerando che giovedì ci si gioca la stagione in trasferta, non sono proprio dati incoraggianti.

Tuttavia, a inquadrare la situazione ci pensa proprio Pioli dopo la partita. Il tecnico rossonero ha ammesso: "Non abbiamo sottovalutato la partita, ma le prossime due saranno decisive. Se giocheremo al massimo delle nostre possibilità possiamo farcela giovedì. All'andata non l'abbiamo fatto, mentre loro sì. Non dobbiamo fare nulla di straordinario, dobbiamo giocare come sappiamo. Il mio futuro si deciderà a fine stagione, come sempre". La sensazione è che Pioli sia convinto che il Milan sia più forte della Roma, ma ora deve dimostrarlo. Non prendere gol può essere un ottimo punto di partenza. Poi almeno uno questo Milan dà la sensazione di poterlo fare. Intanto il Milan studia un clamoroso colpo in attacco >>>

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