Milan, Pioli saluta: il suo viaggio in rossonero. Dall’Atalanta allo Scudetto

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina parla anche della partita vissuta da Stefano Pioli. Contro la Salernitana l'ultima da allenatore del Milan. Si parte col prepartita con la squadra che lo ha applaudito, accerchiato e festeggiato a dovere. San Siro ha cantato 'Pioli is on Fire' la sua canzone, e il tecnico si è emozionato. Assolutamente doveroso concedere il massimo degli onori a un allenatore che, in 5 anni, ha regalato uno scudetto dopo 11 anni, il ritorno in Champions dopo 7, semifinale dopo 16, due secondi posti, la miglior media punti nella storia del club.

Milan, Pioli che viaggio: dalla difficoltà alla gioia Scudetto

La rosea riporta le prime parole di Pioli appena arrivato al Milan: «Oggi non si può non avere aggressività difensiva e idee offensive. Voglio un Milan spregiudicato». Le difficoltà, il tracollo contro l'Atalanta, il nome di Rangnick, santone del Lipsia, rimbalza ovunque. Pioli trova aiuto da Ibrahimovic e porta il Diavolo dall’11° posto al 6°, in Europa, allontanando le voci di mercato. Poi grandi prestazioni e miglioramenti fino ad arrivare al derby deciso da Giroud che si girò al 75’ di Inter-Milan, 5 febbraio ‘22. In quel momento, l’Inter, avanti con Perisic, aveva 7 punti di vantaggio. La doppietta del francese riaprì la corsa Scudetto. Pioli fece scrivere sotto il tunnel di San Siro: «Succede solo a chi ci crede». Lo Scudetto arriverà contro il Sassuolo.

L'ultimo ballo di Pioli

La rosea conclude con l'ultimo saluto di San Siro e del Milan. Corridoio d’onore per Kjaer, Giroud e per lui, emozionato. Pioli ringrazia tutti. Ai suoi ragazzi che lo lanciano in cielo: «Siete speciali. Quello che abbiamo fatto, resterà». Ai tifosi: «Mi avete acceso un fuoco dentro che terrò acceso per sempre». LEGGI ANCHE: Allenatore Milan, Sacchi parla di Fonseca e...