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Pioli costruì lo Scudetto nel lockdown: ora il suo Milan ci riprova

Stefano Pioli AC Milan
Il Milan di Stefano Pioli iniziò a maturare ambizioni di vittoria due anni fa, durante il lockdown per il CoVid. Lì nacque lo Scudetto 2022

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato del Milan di Stefano Pioli, ricordando come, due anni e mezzo fa, durante il lockdown della Serie A per la pandemia da CoVid, la squadra rossonera, lontano dai riflettori, si compattò. Pioli riuscì ad unire un gruppo di ragazzi che vivevano in case separate, che si allenavano individualmente, che si vedevano attraverso uno schermo.

In quella sosta - forzata - del campionato nel 2020 nacque, di fatto, il Milan che ha poi vinto lo Scudetto lo scorso mese di maggio. Pioli, in quella circostanza, lavorò molto su testa e tattica dei rossoneri. Alla ripresa del torneo, a giugno, il Milan era un altro: tonico, schierato con il 4-2-3-1, con un Ante Rebić decisivo e ai massimi livelli.

Milan, Pioli è il mago delle soste: lui sa come si fa

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Pioli, che rischiava la panchina in favore di Ralf Rangnick, si guadagnò, al contrario, la conferma. E da lì partì, tornando in Champions League un anno dopo e alla vittoria del titolo nazionale l'anno ancora seguente. In questo 2022, ha commentato la 'rosea', la situazione è differente - certo - ma ci sono alcuni punti di contatto.

I riflettori si spegneranno, infatti, sulle squadre a stagione in corso per lasciare spazio ai Mondiali in Qatar. Così come nel caso del CoVid, non era mai successo prima. Il Milan di Pioli ha il compito di cambiare marcia e non è semplice. In Champions, finora, ha ottenuto il suo obiettivo (qualificazione agli ottavi di finale, dove se la vedrà con il Tottenham di Antonio Conte). Ma in Serie A ha un ritardo di 8 punti da un Napoli stratosferico.

Per il direttore tecnico Paolo Maldini, Milan finora in linea con le aspettative dietro un Napoli quasi irreale, ma da verificare nel 2023. Per il centrocampista rossonero Sandro Tonali, invece, il campionato fin qui condotto non soddisfa lo spogliatoio rossonero. Pioli, il mago delle soste, cosa può fare per risollevare le sorti del Diavolo? Innanzitutto, ripartire dalle certezze, ovvero dal recupero dei tanti infortunati.

Il Milan, infatti, ritroverà Mike Maignan, Davide Calabria, Alexis Saelemaekers subito. Per Zlatan Ibrahimović bisognerà aspettare fine gennaio/inizio febbraio. Per Alessandro Florenzi ci vorrà un po' di tempo in più. Poi si dovrà lavorare sul campo e sulla testa dei ragazzi, esattamente come fatto due anni e mezzo fa. Andrà poi ritrovata la brillantezza fuori casa: il Milan che, in trasferta, le vinceva tutte, ora ha lasciato il passo ad una squadra che ha deluso a Reggio Emilia, Londra, Torino e Cremona.

Nelle amichevoli previste durante la sosta, seppur senza i Nazionali, Pioli potrà fare esperimenti, far crescere quei giocatori come Malick Thiaw e Aster Vranckx che si stavano guadagnando uno spazio sempre più importante del Milan. Pioli, poi, per la 'rosea', lavorerà su Yacine Adli - finora completamente bocciato - e testerà ancora la difesa a tre. Il Milan ha giocatori di qualità e deve mettere la quinta: sicuramente una situazione di vantaggio rispetto al Diavolo di metà 2020. LEGGI ANCHE: Il difensore del futuro il Milan ce l'ha in casa >>>

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