Senza Maldini e Massara, con Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada come nuove 'figure di riferimento', Pioli potrebbe essere più esposto a critiche ed eventuali temporali. Anche se, in conferenza, il tecnico del Milan ha smentito questa teoria. «Se mi sento solo? La risposta è no, ma più i risultati saranno buoni, più la mia posizione sarà forte. Io comunque mi sono sempre assunto le responsabilità e lo farò ancora. Allo stesso modo mi sono sempre sentito al centro del progetto, sono solo cambiati gli interlocutori».
Pioli, a quanto pare, avrà più voce in capitolo in sede di mercato, ma lo stesso tecnico ha voluto precisare un particolare. «Ho sempre partecipato alla costruzione della squadra e ho sempre lavorato tanto nel mese di riposo perché i giocatori che arrivano vogliono conoscere il mondo in cui andranno a lavorare. Il nostro mercato è sempre stato di idee: abbiamo iniziato un percorso virtuoso, quello di un calcio compatibile che rispetta certi criteri. Ho grande stima dei miei giocatori e credo, ripeto, che sia arrivato il momento di apportare qualche cambiamento».
"Cardinale sempre vicino. Berlusconi mi ha chiamato spesso"
—«Mi piacerebbe avere la squadra al completo per la tournée negli Stati Uniti, ma non sarà possibile, anche se è certo che ci saranno dei movimenti prima del 21 luglio - ha incalzato Pioli -. Non è che non vogliamo italiani: noi cerchiamo giocatori adatti al nostro modo di fare calcio: se saranno stranieri è perché li riteniamo più adatti. È il club che dà continuità al percorso: i giocatori sanno dove sono, che maglietta indossiamo e cosa rappresentiamo».
Pioli ha rivelato, poi, come Gerry Cardinale, managing partner del fondo RedBird e proprietario del Milan sia sempre vicino alla squadra (Cardinale l’ho sentito in mattinata: ha fatto l’in bocca al lupo alla squadra e mi ha motivato per la stagione»), e ha dedicato l'ultimo pensiero di giornata a Silvio Berlusconi, recentemente scomparso. «Ho avuto la notizia mentre ero sull’aereo per le Maldive. In questi anni di Milan, Berlusconi mi ha chiamato spesso. L’ultima volta qualche giorno prima della sua scomparsa. Ha sempre avuto un amore incredibile per il Milan e tutti i milanisti hanno perso un punto di riferimento». Milan, il clamoroso ritorno che beffa l'Inter >>>
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