'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Paulo Fonseca, allenatore del Milan fresco vincitore (1-3) della partita di Champions League al 'Santiago Bernabéu' contro il Real Madrid e della reazione - molto positiva - avuta anche dal proprietario Gerry Cardinale dopo l'impresa nella Capitale iberica. Fonseca è stato il principale stratega di Real Madrid-Milan: sapeva che le parole utilizzate per motivare la squadra, secondo la 'rosea', sarebbero state importanti tanto quanto la mossa tattica di utilizzare Yunus Musah a tutta fascia, a destra, per dare una mano in copertura su Vinícius Júnior.
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L'impresa al 'Bernabéu', infatti, a quanto pare Fonseca l'ha confezionata anche al discorso pre-partita. Lui era certo, ha riferito il quotidiano sportivo nazionale, che il gruppo memorizzato nelle sedute a Milanello i movimenti necessari per chiudere gli spazi a Kylian Mbappé e per consentire a Rafael Leão di esprimersi al top. L'allenatore, però, aveva timore che la pressione della grande classica del calcio europeo potesse rappresentare un freno per i suoi ragazzi. Così, invece di ricordare il piano gara, ha chiesto ai giocatori di godersela. L'occasione di giocare in uno stadio così bello e mitico, infatti, non capita di certo a tutti.
Fonseca, quindi, prima di Real Madrid-Milan, ha trasmesso fiducia e positività. Infondendo coraggio e restando tranquillo. 'La Gazzetta dello Sport' ha anche sottolineato come Fonseca, dopo la sosta di ottobre, ha visto il suo Milan in netta crescita per personalità e identità. Il suo lavoro sta pagando ed è convinto che, senza infortuni e squalifiche, avrebbe anche potuto battere il Napoli.
Al termine di Real Madrid-Milan Fonseca - così come Mike Maignan, Theo Hernández, Álvaro Morata, Tijjani Reijnders, Leão e tutti gli altri - ha incassato i complimenti di Zlatan Ibrahimović e Cardinale, arrivato dagli Stati Uniti d'America insieme a due dirigenti di RedBird. Il proprietario rossonero ha apprezzato l'unità del gruppo e ha ribadito che, in futuro, continuerà ad essere vicino ai giocatori ed alla società. E giù applausi dallo spogliatoio.
Gli stessi toccati a Ibra quando ha ricordato: "Noi siamo il Milan e dobbiamo andare avanti così. Vincendo e giocando sempre al massimo contro qualunque avversario". A cominciare dalla partita di sabato a Cagliari. "Siete stati bravissimi, ma ora serve continuità di rendimento contro le avversarie che non si chiamano Real Madrid", il senso del discorso di Fonseca. Il Diavolo, ora, è atteso da un'importante controprova in Sardegna.
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