Il declino del Milan
—Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, il declino del Milan è stato lento ma inesorabile, iniziando ben prima che Silvio Berlusconi lasciasse il club nel 2017. La fine dell'era Berlusconi segna simbolicamente il tramonto di un'epoca d'oro, ma i primi segnali di difficoltà erano già evidenti nel 2012, quando Galliani cedette, a malincuore, Ibra e Thiago Silva al PSG. Questo segna l'inizio di un periodo di transizione che non ha mai visto il ritorno della grandezza.
A partire da quegli anni, le scelte di mercato dei rossoneri hanno molto spesso deluso. Acquisti come Gourcuff, che doveva essere il nuovo Kakà, e Pato, giovane fenomeno brasiliano, non hanno dato i frutti sperati. Il club ha continuato a scivolare verso una fase difficile, con acquisti a fine carriere come Ronaldinho e Beckham, o giovani come Paquetà, Leao e De Ketelaere, che non sono riusciti a portare il Milan ai vertici di una volta. Il passaggio a Elliot ha cercato di ripetere in ordine i conti del Club, ma senza tornare ai vecchi tempi in cui il Milan era uno dei club più potenti al mondo.
Real Madrid, un progetto senza sosta
—Nel frattempo, il Real Madrid ha intrapreso un cammino totalmente diverso. Nel 2009, Florentino Pèrez ha ripreso il controllo del club e, senza preoccuparsi delle restrizioni legate al fair play finanziario, ha avviato un ambizioso progetto che ha portato, nel giro di pochi anni, ad una vera e propria rinascita del Real. I grandi acquisti sono arrivati a cascata: Cristiano Ronaldo, Kakà, Benzema e Xabi Alonso sono solo i primi pezzi di un puzzle che ha visto il Real diventare la squadra simbolo del calcio mondiale.
Se inizialmente i successi non sono arrivati subito subito, con l Liga vinta nel 2012 e la prima Champions sotto la gestione Perez nel 2014, il mondo ha compreso che il Real dei vecchi tempi era finalmente tornato. Da quel momento, il club ha continuato a dominare, con un presidente che ha fatto della strategia degli acquisti stellari la sua firma. Gareth Bale, oltre 100 milioni di euro, Kroos, Modric, Courtois, Benzema, Mbappè e Jude Bellingham. Il Real ha fatto di tutto per attrarre i migliori talenti del mondo, trasformandosi in una vera e propria destinazione ideale per i giovani talenti.
Due destini paralleli
—Il contrasto tra Real e Milan negli ultimi 17 anni è emblematico di come i club possano evolversi, e talvolta declinare, a seconda delle scelte strategiche, economiche e politiche fatte dai loro dirigenti. Se il Milan ha visto spegnersi la sua luce tra errori di mercato e un cambiamento di proprietà che non è riuscito a risollevare la squadra, il Real ha continuato a brillare, rimanendo una delle potenze assolute del calcio mondiale.
Nel 2007, entrambi erano al top, ma oggi il divario tra le due squadre è evidente. Mentre il Milan tenta di risalire, il Real ha ormai raggiunto vette che sembravano impensabili. Due storie parallele, ma dal destino ben diverso. LEGGI ANCHE: Youth League – Real Madrid-Milan: la partita in diretta | LIVE News >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA