Lo spagnolo è stato un giovane promettente al Real Madrid, dove è arrivato nel 2008 a soli 16 anni, ma non è mai riuscito a conquistarsi completamente il cuore dei tifosi, nonostante i suoi 95 match e 31 gol con la maglia bianca. Forse la causa di questa mancanza di affetto è legata alla sua anima "atletica", visto che Morata è cresciuto nell'Atletico Madrid, dove ha vissuto anche una seconda carriera nel 2019 fino alla scorsa estate. E non dimentichiamo che è stato lui, con la Juventus, a segnare due gol che eliminarono il Real dalle semifinali di Champions nel 2014/2015, alimentando una rivalità che ancora oggi lo rende uno dei bersagli preferiti dai tifosi madrileni.
Morata sa bene che il suo ritorno al Bernabeu non sarà facile. In un'intervista a "The Athletic", ha dichiarato senza mezzi termini: "Mi aspetto di essere fischiato, è normale". Nonostante ciò, lo spagnolo ha sempre dimostrato una grande forza mentale, affrontando anche le difficoltà personali e le critiche durante gli Europei, dove ha parlato apertamente della sua battaglia contro la depressione. La sua leadership è qualcosa che ha sempre cercato di trasmettere ai suoi compagni, in modo particolare a Rafael Leao.
Morata ha esaltato il talento del portoghese, che sta attraversando una fase di altri e bassi, ma ha anche sottolineato che un solo gol, anche il più semplice, potrebbe ridargli la fiducia che sembra mancare. " Rafa è il miglior giocatore della squadra e deve solo continuare a fare quello che sa fare"ha detto Morata. "Il suo momento arriverà e ci farà vincere". Un messaggio di supporto, ma anche di responsabilità, che non si limita solo a Leao, ma a tutta la squadra del Milan. Morata ha parlato della pressione che comporta giocare in club come il Milan, con la maglia rossonera addosso, in un palcoscenico come quello della Champions League, ma ha anche enfatizzato come quella pressione debba essere vista come un privilegio.
In questa sfida al Bernabeu, Morata ha voluto motivare la squadra con una visione ambiziosa per il futuro del Milan: "Se il Milan può tornare competitivo per vincere la Champions come in passato?" ha chiesto. Poi ha citato il caso del Borussia Dortmund che, nonostante le difficoltà in campionato, è arrivato a giocarsi la finale di Champions la scorsa stagione. "Questa è la bellezza della Champions League", ha continuato. "Ogni anno ci sono squadre che nessuno si aspetta e noi dobbiamo crederci. Siamo il Milan e dobbiamo puntare a vincere tutto. Dobbiamo pensare che sia possibile" Una vera e propria mentalità da leader.
Morata, con il suo esempio, non solo galvanizza i compagni, ma anche i tifosi che sperano di vedere la squadra tornare a dominare come un tempo. Il confronto al Bernabeu sarà una prova di forza e mentalità per entrambe le squadre, ma soprattutto per i giocatori chiamati a dimostrare di essere all'altezza delle grandi aspettative. Tra passato e futuro, la partita di stasera è un banco di prova per il Milan e per Morata, che cercherà di scrivere un nuovo capitolo nella sua carriera, proprio là dove tutto e cominciato. LEGGI ANCHE: Real Madrid-Milan, Sacchi apre il cassetto dei ricordi: le sue parole >>>
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