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Milan, RedBird vuole vincere qualcosa nel 2025. In caso contrario …

RedBird Cardinale AC Milan
Il fondo RedBird di Gerry Cardinale vuole cominciare ad alzare trofei con il Milan a partire dal 2025. Altrimenti non si escludono ribaltoni
Daniele Triolo Redattore 

Il 2025 sarà un anno cruciale per il progetto di RedBird, fondo di Gerry Cardinale, alla guida del Milan. Ne ha parlato 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Cardinale, infatti, ha chiuso il 2024 ottenendo il rifinanziamento del 'vendor loan' con Elliott, assicurandosi la deadline di luglio 2028 per la restituzione di poco meno di 500 milioni di euro interessi esclusi ed ora vuole accelerare.

Nel suo piano di crescita, ci sono vari passaggi che vanno centrati. Primo tra tutti, la qualificazione del Milan alla Champions League 2025-2026, obiettivo minimo stagionale sul campo. Questo lo sa bene anche Paulo Fonseca, allenatore del Diavolo. Non sono ammessi fallimenti in tal senso o sarà lui il primo a ricevere il benservito da parte del club. Ma, in generale, ha scritto la 'rosea', tutta la struttura tecnica potrebbe subire un deciso scossone.


Il piano di RedBird per il Milan nel nuovo anno

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Non entrare in Champions, per il Milan, vorrebbe dire dover rinunciare a 60 milioni di euro vitali per le casse e per il bilancio. L'intento di RedBird e Cardinale è di vincere in modo "intelligente". Ovvero bilanciando ricavi e spese: se aumentano i primi, salgono anche le seconde. In questo senso, gli accordi per il rinnovo del contratto di Mike Maignan e Tijjani Reijnders, che saranno ufficializzati a breve, presuppongono un'ulteriore crescita del giro d'affari.

Per questo motivo il Milan non può permettersi di 'bucare' le ricche entrate derivanti dalla partecipazione alla Champions. Ma neanche di perdere asset importanti come Theo Hernández. Il francese, è vero, non vive un buon momento, ma - per il quotidiano sportivo nazionale - nella testa di Cardinale il suo rinnovo è imprescindibile, al di là poi degli sviluppi che potranno offrire le varie finestre di calciomercato.

Per RedBird e Cardinale il 2025 dovrà essere, necessariamente, l'anno per far decollare in modo chiaro e definitivo il progetto del nuovo stadio. Altro asset vitale per garantire al club rossonero ricavi extra in futuro. Ora l'opzione A è diventata lo stadio condiviso con l'Inter in zona San Siro, con la realizzazione di un nuovo stadio tutto rossonero a San Donato Milanese divenuta opzione B. I prossimi mesi, però, dovranno essere cruciali per l'avvio di un iter concreto. Anche qui, infatti, Cardinale non ammette più rallentamenti.

L'accelerata immediata, però, per il Milan - secondo RedBird e Cardinale - deve arrivare dal campo, dai risultati della squadra. Finora, in questa stagione, ritenuti neanche sufficienti. Se saltasse la qualificazione in Champions League, Fonseca, come detto, sarebbe il primo a pagare. Forse non l'unico: il direttore tecnico Geoffrey Moncada ha il contratto in scadenza. Zlatan Ibrahimović resta l'uomo di fiducia di Cardinale quindi, per il momento, sembrerebbe essere al riparo da brutte sorprese.

Gennaio 2025 sarà sicuramente un mese importante

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Zlatan ha appoggiato, in queste settimane, l'operato di Fonseca, lasciandogli spazio nella comunicazione, sia interna (spogliatoio e Milanello) sia esterna (con i media), per legittimarlo ulteriormente agli occhi dei calciatori. Insomma, dalla proprietà c'è fiducia nei suoi confronti. Almeno fin quando la situazione non diventerà irrimediabile. RedBird, Cardinale e la dirigenza, infatti, credono ancora - fermamente - che l'annata del Milan possa avere una svolta.

Gennaio 2025, con la 'Final Four' della Supercoppa Italiana a Riyadh (Arabia Saudita), potrebbe regalare a RedBird il suo primo trofeo alla guida del Milan. Si smorzerebbero, così, forse un po' le proteste dei tifosi e ci sarebbe un'iniezione di fiducia per tutti, a cominciare da Fonseca. A fine mese, poi, contro Girona e Dinamo Zagabria, il Diavolo potrebbe anche guadagnarsi gli ottavi di Champions: un traguardo prestigioso, a livello sportivo, ma anche economico. Vorrebbe dire almeno 17 milioni di euro in più tra premi e bonus che farebbero certamente sorridere Cardinale. Per un calcio deciso alla crisi. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Pobega la chiave? La pedina per tre possibili colpi >>>

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