Solo Mark van Bommel era una sua idea tra i candidati. Sul mercato dei calciatori, sta andando alla stessa maniera. Zlatan non siede al tavolo delle trattative. Queste le fanno l'amministratore delegato Giorgio Furlani e il direttore tecnico Geoffrey Moncada. I tifosi, dunque, gli chiedono un segnale. Un colpo alla Ibra, almeno nella scelta del nuovo numero 9 rossonero.
Finora Ibrahimovic ha inciso soltanto sulla creazione dell'Under 23. Ha scelto Jovan Kirovski come dirigente e gli ha consegnato Daniele Bonera come allenatore. Per il resto, di Zlatan, nel Milan, c'è poco o nulla. Sì, viaggia con la squadra, promuove iniziative commerciali, è sempre presente allo stadio. Ma non parla mai in pubblico.
Cardinale lo aveva investito di pieni poteri o quasi
—Il prossimo 11 giugno saranno sei mesi da consulente di RedBird per il Milan. Cardinale, dal palco del 'Business of Football Summit di Londra', aveva detto: «Ibrahimovic ha l’autorità per essere la mia voce con tutti a Casa Milan. Sono certo che Zlatan sarà rivoluzionario: mi permette di vivere negli U.S.A. ma di essere a Milano. Mi sono affidato a lui per raccogliere opinioni, prospettive e consigli».
Quando era stato annunciato, si presumeva che sarebbe dovuto intervenire in ogni area. Così, finora, non è stato e per il quotidiano sportivo nazionale, conoscendo il carattere di Ibra, tutto potrà essere fuorché soddisfatto della situazione. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Ecco cosa succederà dalla prossima settimana >>>
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