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Restyling San Siro per Milan e Inter, la novità. Spunta un’ombra su San Donato

Daniele Triolo Redattore 
Summit per il restyling di San Siro tra Milan, Inter e WeBuild previsto in settimana. 'Tuttosport' solleva un'interrogativo su San Donato

'Tuttosport' oggi in edicola ha evidenziato come, entro la fine di questa settimana, Milan, Inter e l'azienda WeBuild saranno convocati al Comune di Milano dal Sindaco Giuseppe Sala per parlare del progetto del restyling dello stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro.

Sarà il primo contatto tra l'Inter e l'impresa di costruzioni della famiglia Salini. Che, al contrario, ha già effettuato un sopralluogo allo stadio con i rappresentanti del Milan. Sala vuole capire le reali intenzioni del club di Via Aldo Rossi. Il quale, per il quotidiano torinese, "oscillano tra la valutazione di un intervento al Meazza e la realizzazione di uno stadio nuovo a San Donato".

Restyling San Siro, presto Milan e Inter attorno ad un tavolo. Il punto

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Il Primo Cittadino meneghino chiede chiarezza al Milan, visto che Gerry Cardinale - managing partner del fondo RedBird e proprietario del club rossonero - ripete che la strada maestra, per il Diavolo, è il nuovo stadio tutto del Milan a San Donato Milanese ma, al contempo, non si affranca definitivamente dal progetto di restyling di San Siro con l'Inter.

Si accosta spesso la preferenza del Milan per il nuovo stadio a San Donato all’investimento di 40 milioni di euro effettuato dal club sull’area San Francesco, dove sorgerebbe il nuovo impianto sportivo. "Ma questo stanziamento a bilancio ha una previsione di utilizzo più ampia", ha sottolineato a tal proposito 'Tuttosport'.


Mistero sui costi dell'area acquistata dal Diavolo a San Donato

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"E non è stata comunicata la cifra di acquisto dei terreni pattuita nel contratto definitivo del 7 febbraio tra Sportlifecity – il veicolo che il Milan ha acquistato dallo studio di commercialisti di Melegnano, Cassinari & Partners, avendo in pancia la convenzione comunale sull’area – e Asio, la società di Goldman Sachs che rilevò l’area dall’ENI nel 2001. I consiglieri comunali, che hanno chiesto di poter visionare il contratto, si sono sentiti rispondere dagli uffici municipali che non è possibile trattandosi di un accordo tra privati".

Tale spiegazione - ha insistito il quotidiano torinese - non ha convinto chi voleva accedere agli atti visto che sono coinvolti interessi pubblici legati alla convenzione comunale. La consultazione del preliminare tra Cassinari & Partners e Asio, invece, era stata concessa. Patto firmato il 20 aprile 2017. C'è un prezzo di vendita dei terreni, su quel documento, pari a 3,8 milioni di euro. Superiore la cifra da pagare al Comune di San Donato per contributi di costruzione e oneri di urbanizzazione: 6,3 milioni di euro. LEGGI ANCHE: Allenatore Milan, arriva Motta? Ha già una richiesta di calciomercato ben precisa >>>


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