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José Mourinho e Stefano Pioli, rivali in Roma-Milan di domani sera | AC Milan News (Getty Images)
Roma-Milan di domani sera allo stadio 'Olimpico' è anche la sfida tra José Mourinho e Stefano Pioli, allenatori dei giallorossi e dei rossoneri. Mourinho è conosciuto come lo 'Special One'; Pioli, invece, può essere definito il 'Normal One', il normalizzatore? Il tecnico portoghese, in fin dei conti, ha vinto 8 titoli nazionali in 4 Paesi diversi, nonché 2 Champions League e 2 Europa League. Mentre quello italiano ha vinto soltanto un campionato Allievi, a Bologna, tanti anni fa.
Per 'La Gazzetta dello Sport' questa, però, è una lettura primitiva e superficiale. Pioli avrebbe potuto allenare la Roma nel 2011, quando Walter Sabatini, all'epoca direttore sportivo, si era innamorato del modo di fare del tecnico di Parma e di come avesse risolto delle importante questioni tattiche in cinque minuti. Per la piazza capitolina, però, Pioli sarebbe stato troppo 'normale'. Da lì, la scelta di prendere Luis Enrique, che aveva studiato alla scuola di Pep Guardiola ma costava di meno.
Mourinho è definito speciale dai suoi calciatori. Hanno speso parole di elogio per lui, in passato, Wesley Sneijder, Didier Drogba, Marco Materazzi, Samuel Eto'o. Ma anche Pioli non è da meno, ha sottolineato il quotidiano sportivo nazionale. Il giorno della tragedia di Davide Astori, ad Udine, Pioli, nella disperazione, parlò a tutti i giocatori della sua Fiorentina, aiutandoli a domare le paure.
Da quando è arrivato al Milan, poi, ha fatto crescere Davide Calabria e Franck Kessié: il primo prendeva fischi, oggi è capitano e nazionale. Il secondo è il più ricercato sul mercato. Non c'è un giovane che Pioli non abbia valorizzato: da Brahim Díaz a Rafael Leão, passando per Sandro Tonali ed Alexis Saelemaekers. Mourinho ha un passato così 'Special' che, dopo i sei gol presi dal Bodø/Glimt, ha lasciato in tribuna cinque giovani, patrimonio del club. Perché alla Roma nessuno è più forte di lui. Pioli invece non lascia dietro nessuno.
Persino Samu Castillejo ed Andrea Conti, destinati a partire in estate e rimasti a mercato chiuso, fanno parte del gruppo rossonero. E lo spagnolo è stato decisivo contro il Verona. E se un vero 'Special One' non delega le sue mansioni a nessuno, Pioli ha confessato a 'DAZN' che, a volte, quando parla Zlatan Ibrahimović, lui preferisce non entrare in spogliatoio. Debolezza da 'Normal One? No, saggezza da filosofo. Perché Pioli, al Milan, non ha avuto bisogno di fare lo sceriffo per guadagnarsi la stima ed il seguito dei suoi calciatori.
Ha ottenuto tutto con la qualità del suo insegnamento e con l'applicazione nel lavoro quotidiano. I giocatori lo hanno dunque apprezzato, così come hanno gradito la fiducia che il mister ha in loro. Al punto tale da aver abolito i ritiri da vigilia. Pioli crede, infatti, nel senso di responsabilità dei suoi ragazzi, e li premia tenendoli il più possibile con la loro famiglia. Questo sì che è davvero speciale. Mourinho, dal canto suo, sembra un 'Normal One' quando si mangia una pizza in treno o sbrana un panino su un gradino nel post-partita.
Immagini, queste, divenute virali. Tutto ciò che tocca Mourinho diventa speciale. Ma anche Pioli ha reso speciale il suo Milan capolista, secondo attacco e seconda difesa del campionato di Serie A. Squadra che ha equilibri più solidi della Roma. Mou, negli ultimi anni, si è impigrito tatticamente. Pioli, invece, è costantemente migliorato ed è sempre alla ricerca di nuove varianti tattiche per battere i suoi avversari. Insomma, Roma-Milan di domani sera, confronto tra Mourinho e Pioli, è senza dubbio la sfida tra gli 'Special Ones'. Vedremo chi dei due avrà la meglio. Milan, arriva un figlio d'arte 'sponsorizzato' da Ibra'? Le ultime >>>
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