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Arrigo Sacchi sul derby Milan-Inter 0-0 (Coppa Italia 2021-2022) | AC Milan News (Getty Images)
Arrigo Sacchi, ex tecnico rossonero, ha commentato Milan-Inter, il derby d'andata delle semifinali della Coppa Italia 2021-2022, in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le dichiarazioni di Sacchi.
Sulla partita: "Era prevedibile che finisse così, ma obiettivamente qualche emozione in più la gente l’avrebbe meritata. Anche perché è un periodo buio per il mondo, con la guerra in Ucraina, e abbiamo bisogno di svagarci un po’. Beh, Milan e Inter non ci hanno aiutato: a San Siro, di belle cose, se ne sono viste poche”.
Sullo stato di forma delle due squadre: "Che sia il Milan sia l’Inter sono due squadre con qualche problema. Il campo sembrava sempre troppo lungo o troppo largo, i giocatori non riuscivano a coprirlo bene. Ciò significa che probabilmente c’è un calo atletico. Più da parte dell’Inter che del Milan, a dir la verità”.
Sui rossoneri meglio degli avversari: "Sì, più pimpanti e più reattivi. Ma anche confusionari, troppo confusionari. Però ai punti avrei dato qualche voto in più al Milan".
Sui motivi del Milan definito confusionario: "Occasioni sprecate per precipitazione. Mi riferisco in particolare a quelle di Alexis Saelemaekers e Theo Hernández. Si deve essere più freddi e più precisi in certe circostanze. Sono errori che io attribuisco alla gioventù. I giovani hanno sempre fretta e la fretta non è mai una buona consigliera. In quei momenti bisogna usare la tecnica, e invece sono emersi i limiti della qualità del gruppo Milan. Saelemaekers, per esempio, è molto generoso, però è troppo frenetico. Va di qua, va di là, ma poi conclude poco. Magari tra qualche anno, in certe situazioni, sarà più decisivo. Adesso è ancora un po’ acerbo".
Sull'Inter che ha creato moltissimo: "Mi è sembrato che l’Inter sia sulle gambe. Giocatori stanchi. Non ho visto occasioni dei nerazzurri, gli attaccanti erano sempre soli. C’era un solco tra il reparto offensivo e il resto della squadra. Edin Džeko e Lautaro Martínez non sono mai stati serviti e supportati. E poi zero pressing".
Su cosa deve fare l'Inter per riprendersi: "Simone Inzaghi dovrà lavorare per recuperare certi giocatori. La rosa è ampia, i sostituti ci sono. Questo è il periodo in cui chi ha giocato di meno deve dare una mano a tutto il gruppo. Invece ho notato che i cambi non hanno portato benefici. Arturo Vidal, Alexis Sánchez e Joaquín Correa mi sono parsi spaesati, non inseriti nel contesto: giocano per conto loro, non si muovono in funzione dei compagni".
Sui problemi dell'Inter in mezzo al campo: "È il reparto più forte e adesso si vede che alcuni elementi non sono al massimo. Marcelo Brozović è sotto tono. Anche Nicolò Barella, che a me piace tantissimo, non sta rendendo come potrebbe. Di conseguenza la manovra risulta più lenta del solito e le punte non vengono innescate come si dovrebbe. Anche la difesa mi è sembrata un po’ statica: nell’uno-contro-uno i nerazzurri hanno sofferto".
Sullo stato di forma in vista di Inter-Salernitana: "L’Inter tornerà in campo venerdì sera contro la Salernitana a San Siro. Partita molto difficile che precederà la trasferta di Champions a Liverpool. È un periodo in cui bisogna stringere i denti e gestire bene le energie. L’allenatore dovrà valutare le forze di tutti i giocatori, e dosarle con saggezza".
Sul Milan in ripresa dal punto di vista fisico: "Per correre, corrono. Tutti si sono impegnati, hanno lottato. A centrocampo Franck Kessié ed Ismaël Bennacer hanno lavorato parecchio. Di Saelemaekers abbiamo detto. I difensori, anche se sono stati pressati pochissimo, sono stati attenti. In attacco Olivier Giroud ha fatto pochino e da Rafael Leão, dico la verità, mi aspetto di più. Se Stefano Pioli lo ha tolto è perché anche lui pretende una maggiore continuità e una maggiore partecipazione al gioco, mi trovo pienamente d’accordo. Leão ha incredibile potenzialità, però deve mettersi in condizione di sfruttarle".
Sui cambi che, in casa Milan, non hanno fatto la differenza: "Effettivamente le sostituzioni non hanno cambiato il volto della squadra. Il Milan ha tenuto il possesso del pallone, ha cercato di muovere la difesa avversaria, ma è sempre stato impreciso al momento dell’ultimo passaggio. Troppa precipitazione, troppi errori dovuti alla frenesia, forse anche troppa voglia di fare".
Su Napoli-Milan di domenica sera al 'Maradona': "I rossoneri sono giovani, hanno la possibilità di recuperare più velocemente le energie. Mi aspetto una prestazione convincente e, soprattutto, mi auguro di vedere una squadra più ordinata e meno confusionaria". Dalla Spagna: "Preferisce il Milan alla Juve". Le ultime news di mercato >>>
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