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Arrigo Sacchi (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - Attraverso un lungo articolo pubblicato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi esalta e descrive Marco Giampaolo, nuovo allenatore del Milan. L'ex ct della Nazionale racconta di aver visto per la prima volta l'ex tecnico blucerchiato nel 2004 in occasione di un Cesena-Ascoli: rimase così colpito che in seguito a quella occasione cominciò a seguirlo e nel 2013 gli offrì la panchina della Nazionale U21, che Giampaolo declinò poiché voleva allenare tutti i giorni.
Secondo Sacchi oggi Giampaolo è cresciuto molto come allenatore. E' uno stratega e le sue squadre creano opportunità più che sfruttare gli errori avversari. Giampaolo avrà bisogno del totale sostegno di Boban e Maldini, uomini di grande intelligenza che hanno fatto le loro esperienze, perché a Marco manca solamente la conoscenza dell'ambiente.
Con un budget limitato, credo che la strategia migliore sia quella di puntare su un paio di giovani calciatori di grande qualità, ma sempre se alla base c'è la modestia, la generosità, la passione e l'entusiasmo. I giocatori che hanno già lavorato con Giampaolo permetterebbero di apprendere più velocemente le sue idee e il suo credo calcistico, dunque sarebbero importanti. Ma i rossoneri prima di tutto devono essere un gruppo coeso, dove tutti danno tutto per gli altri. Il Milan deve tornare ad essere l'esaltazione del collettivo.
Ogni giocatore deve saper partecipare alla fase difensiva e offensiva e tutti devono essere uniti da un filo invisibile che è il gioco. Ho molta fiducia nel club e nelle idee di gioco di Giampaolo: proporrà un calcio senza limiti grazie al collettivo e alla creatività organizzata. In bocca al lupo rossoneri! Intanto, novità importanti sul futuro di San Siro>>>
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