'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Salisburgo-Milan, partita della 1^ giornata della Champions League 2022-2023, terminata 1-1 alla 'Red Bull Arena'. La 'rosea' ha sottolineato come dal Milan di Stefano Pioli, ieri sera, ci si aspettasse di più, nonostante il pareggio ottenuto a Salisburgo sia prezioso ai fini della qualificazione agli ottavi di finale della competizione.
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Salisburgo-Milan 1-1: “Diavolo, niente acuto” | Champions League News
La sconfitta del Chelsea (0-1) sul campo della Dinamo Zagabria, però, poteva essere sfruttata meglio. Con tre punti in Austria, la strada verso il turno successivo, per il Diavolo, si sarebbe messa subito in discesa. Invece le cose sono andate in maniera diversa per un Milan poco propositivo e che, alla fine, si accontenta del punto guadagnato in rimonta.
È vero che, nel recupero, con un tiro (deviato) di Rafael Leão finito sul palo avrebbe anche potuto vincere. Ma è altrettanto vero, secondo il quotidiano sportivo nazionale, che l'unica azione da gol, pulita, della ripresa di Salisburgo-Milan l'hanno creata i padroni di casa. Mister Pioli, dunque, deve interrogarsi sui motivi di una prestazione mediocre contro un avversario discreto e niente più.
Salisburgo-Milan 1-1: 'La Gazzetta dello Sport' l'ha vista così
Smaltire fatiche e sbornia del derby in pochi giorni, probabilmente, non è stato semplice. Così come l'aggressività del Salisburgo non ha aiutato il Diavolo nel suo compito. Però si pensava che, dopo un inizio difficile, il gol del pareggio 'stappasse', finalmente, la partita del Milan, consentendogli di trovare quindi vantaggio e tre punti. Non è mai accaduto.
Se il Milan, in Serie A, detta il ritmo perché gioca 'all'europea', in Europa non può farlo perché il pallone già viaggia velocemente. Su ogni campo. Pericolosa, poi, l'attitudine del Diavolo ad andare in svantaggio: è già successo 4 volte in 6 partite tra campionato e coppa. Vero che poi ha sempre rimontato, ma sicuramente c'è qualcosa che va rivisto nell'approccio alle gare.
Salisburgo-Milan era iniziata con gli austriaci arrembanti e i rossoneri compassati. Il tecnico dei padroni di casa, il giovane tedesco Matthias Jaissle, ha alzato molto le mezzali, complicando, di fatto, l'uscita del Milan palla al piede dalla propria metà campo. Circolazione dal basso difficoltosa, dunque, e tendente all'errore, per il Diavolo, che al 28' ha incassato il gol dello svantaggio.
Fernando ha scippato Ismaël Bennacer ed è stato bravo a servire Noah Okafor: doppio tunnel, prima su Pierre Kalulu poi su Mike Maignan e rete austriaca. Da lì il Milan ha accelerato e pareggiato in fretta, grazie ad Alexis Saelemaekers, abile a sfruttare un assist di Leão dalla sinistra, ben imbeccato da Bennacer, a sua volta innescato da un tocco di Charles De Ketelaere.
"Un lampo nel buio di una notte senza stelle": così la 'rosea' ha definito la prestazione del giovane belga, rimasto sempre un po' ai margini della partita e poco coinvolto dai compagni. Anche un po' per colpa sua. Timido, quasi sempre in soggezione, CDK è stato cercato poco e un po' si è nascosto.
Ma non è stato l'unico del Milan a non brillare. Questo, quindi, per 'La Gazzetta dello Sport', fa pensare che si sia trattato soprattutto di una brutta serata collettiva dopo lo splendido derby. Però il Milan deve abituarsi ad alzare l’asticella quando gioca in Europa: il successo della Dinamo Zagabria contro il Chelsea è un insegnamento importante.
I cambi di Pioli, drastici, non hanno sortito l'effetto sperato. Da segnalare, però, all'interno di una partita tutto sommato grigia, l'esordio assoluto in rossonero per Sergiño Dest, arrivato dal Barcellona, e quello in Champions con il Milan di Tommaso Pobega. Salisburgo-Milan 1-1: le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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