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Il terreno di San Siro aveva decisamente bisogno di un restyling. Detto, fatto. In settimana c'è stata la rizollatura e ieri il Milan ha svolto la rifinitura in vista del match contro l'Udinese proprio sul nuovo manto erboso dello stadio. Risposte positive, operazione riuscita. San Siro ha di nuovo un terreno ottimale. La rizollatura si era resa necessaria dopo i numerosi concerti che si sono svolti nel corso dell'estate. Per proteggere il campo vengono stesi dei teloni per giorni, ma l'erba così soffoca: "Se a San Siro si giocasse solo a pallone non ci sarebbe mai bisogno di fare rizollature", spiega Giovanni Castelli, agronomo della Lega, responsabile dei campi di Serie A e B. Merito del campo misto. Il prato, infatti, è "naturale rinforzato senza supporto, sul quale vengono impiantati in verticale i fili sintetici. La parte sintetica è il 15% del totale".
Questo sistema nasce nel Nord Europa, e al momento è utilizzato da circa 700 impianti. La Gazzetta dello Sport ha spiegato che questa tecnica ha decisamente consentito una svolta per quanto riguarda l'erba di San Siro, dove è stato impiantato nel 2012, dopo anni di polemiche. Con il vecchio terreno naturale si arrivava a sette/otto rizollature all'anno, ora ne basta una e solo per colpa dei concerti. I lavori di rizollatura erano cominciati a fine luglio, ma sono stati completati in settimana, con la posa dei fili sintetici. Il costo è stato di poco inferiore a 500.000 €, a carico di M-I Stadio.
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