Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha parlato del Milan di Stefano Pioli, primo in classifica in Serie A, sorprendentemente, anche al termine della 26^ giornata di campionato. Il pareggio in casa della Salernitana (2-2) lasciava presagire un nuovo sorpasso in vetta, ma l'Inter di Simone Inzaghi è riuscita a fare di peggio, perdendo 0-2 a 'San Siro' contro il Sassuolo.
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Sollievo Milan. Ma con le ‘piccole’ serve di più | Serie A News
Il Milan resta primo in Serie A, nonostante il pareggio di Salerno, per via della sconfitta dell'Inter. Ora però bisogna cambiare marcia
Di fatto, dunque, il Milan ha persino guadagnato un punto sui nerazzurri, anche se stasera potrebbe essere raggiunto in vetta dal Napoli di Luciano Spalletti, impegnato nel 'Monday Night' in casa del Cagliari. Per il quotidiano generalista, il Diavolo dovrà imparare due lezioni da questo folle turno di Serie A.
La prima è che nessuno è perfetto, neanche l'Inter. Che resta, sì, la squadra favorita per vincere lo Scudetto ma che evidentemente non è imbattibile. La seconda è che se il Milan vorrà veramente credere di poter vincere il titolo, e deve farlo, dovrà inevitabilmente superare il 'complesso delle piccole'.
Da qui a fine stagione il Milan affronterà solo tre big: Napoli (6 marzo), Lazio (24 aprile) e Atalanta (15 maggio). Per il resto sarà tutta un lungo e faticoso sprint contro avversarie sulla carta inferiori, a partire dall’Udinese che sbarcherà a 'San Siro' venerdì a caccia di fondamentali punti salvezza.
Il Milan, finora, ha buttato via 10 punti nelle partite contro le squadre del lato destro della classifica. Fino a novembre 2021 era andato tutto liscio. Poi sono arrivati l'1-3 di 'San Siro' contro il Sassuolo, l'1-1 di Udine, l'1-2 firmato dall'arbitro Marco Serra in casa contro lo Spezia e, infine, il deludente 2-2 di Salerno.
Milan, quindi, piccolo con le piccole. Questo è il problema. Ed è un problema grosso, ha evidenziato il 'CorSera', perché così i rossoneri annullano le imprese che fanno sistematicamente contro le grandi. Ma perché il Diavolo fa fatica? C'entra il modo di giocare: il sistema di Pioli, fatto di ondate in avanti e indietro, di attacco collettivo, meglio si adatta quando di fronte c’è un avversario che non si chiude ma ti affronta a viso aperto.
Poi, secondo il quotidiano generalista, c’è la questione psicologica. Contro le piccole è come se spesso ci fosse un calo di tensione collettiva, che porta a una fatale sottovalutazione dell’impegno. È successo a Salerno: da Brahim Díaz a Mike Maignan, molti hanno fallito. In giornate così l'assenza di uno come Zlatan Ibrahimović si fa sentire.
Con lui in campo, infatti, difficilmente i compagni hanno certi cali di intensità e di concentrazione. Semplicemente perché Ibra non lo permette: urla, gesti, incoraggiamenti per spronarli a fare di meglio. Ibra tornerà, magari nel derby di Coppa Italia. Intanto, però, è tornato Ante Rebić e Pioli avrà una carta in più da giocarsi sul tavolo dello Scudetto. Milan, sfida al PSG per un top player! Le ultime news di mercato >>>
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