La sovrintendente alle Belle Arti di Milano è si espresso sul vincolo di San Siro: Milan e Inter forse possono tirare un sospiro di sollievo
Nei giorni scorsi, come si ricorderà, Milan e Inter hanno incontrato, a Palazzo Marino, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Per l'occasione, gli hanno comunicato come i due club non siano interessati al progetto di restyling dello stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro presentato, nei mesi passati, da WeBuild.
Stadio, Milan e Inter ricevono una bella notizia su San Siro
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Milan e Inter, però, nel vertice hanno manifestato a Sala l'intenzione di riaprire le porte al vecchio progetto, presentato nel 2019, per la realizzazione di un nuovo stadio condiviso, sempre in zona San Siro, da erigere al fianco del 'Meazza'. Il quale andrebbe incontro ad una demolizione quasi totale.
Un progetto, quello della 'Cattedrale' per Milan e Inter, che non ha poi mai visto la luce poiché, sullo stadio 'Meazza' sarebbe stato posto un vincolo architettonico sul secondo anello. A tal proposito, come ha evidenziato 'Repubblica' oggi in edicola, è emersa una novità che potrebbe imprimere una svolta a questa vicenda.
"Se un bene diventa privato, non scatta la tutela"
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Emanuela Carpani, sovrintendente alle Belle Arti di Milano ha detto: "Quando un bene passa da una proprietà pubblica a una privata viene meno l’istituto della tutela “de iure”, che stabilisce che i beni pubblici aventi più di 70 anni sono automaticamente sottoposti a disciplina di tutela, finché non si fa la verifica di interesse culturale. Se un bene diventa privato questa tutela non scatta per legge".