Il progetto di nuovo stadio condiviso per Milan e Inter in zona San Siro fa tornare indietro al 2019, a quel progetto della 'Cattedrale' mai realmente decollato per tutti i problemi di cui sopra, con costi stimati intorno agli 1,2 miliardi di euro (quindi 600 milioni di euro a testa), di cui 700 milioni di euro circa per lo stadio e il resto per tutto l'indotto. Quali saranno i prossimi passi? Semplice, in primis aspettare la valutazione che l'Agenzia delle Entrate - già interpellata in via formale - farà di quell'area. Il Comune di Milano non farebbe sconti, e, pertanto, ci si attende che possa chiedere esattamente quella cifra.
A seguire, Milan e Inter incontrerebbero la Sovrintendenza per chiarire i vincoli sul 'Meazza'. Stadio al quale, comunque, andrà messa mano, nonostante sia destinato a rimanere in piedi e non più ad essere demolito. La valutazione dell'Agenzia delle Entrate, per la 'rosea', è il fattore dirimente. La sensazione è che i club non siano molto propensi a mettere mano al portafogli, ma lo si vedrà presto. Nel frattempo, Milan e Inter portano avanti i progetti di nuovo stadio a San Donato Milanese e Rozzano.
'Meazza' da rifunzionalizzare. Contratto d'affitto in scadenza nel 2030
—Ciò su cui, invece, per il quotidiano sportivo nazionale, concorderebbero Milan, Inter e Comune di Milano, sarebbe l'obbligo di rifunzionalizzare il 'Meazza' nel momento in cui fosse scelta la strada della costruzione di un nuovo stadio accanto a quello vecchio. In base ai vincoli architettonici, si ragiona su hotel, cinema, ristoranti, teatro, negozi. Ma non c'è ancora un progetto vero e proprio in piedi su questo.
Intanto, ieri, il Sindaco Sala è tornato sull'argomento, puntando a chiarire una cosa. «Il contratto di affitto del Comune con Inter e Milan per lo stadio di San Siro ha una scadenza che è giugno del 2030, quindi è chiaro che se non vogliono rimanere lì non possono presupporre che glielo rinnoveremo – ha detto il Sindaco a margine dell’evento “La Grande Milano. Dimensione Smart City” -. Se decidono quindi di realizzare i loro stadi a San Donato e a Rozzano devono essere sicuri di averli pronti per quella data perché noi non possiamo rimanere con il cerino in mano, ma dobbiamo cercare di vendere San Siro ai grandi promoter dei concerti. Altrimenti potremmo creare un danno a un bene della comunità. Se invece lo vogliono ristrutturare, siamo tutti felici». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Ibrahimovic fa spesa in Serie A: ecco chi vuole >>>
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