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Milan e Inter, quale stadio in futuro? Intanto novità importante sul Meazza

Daniele Triolo Redattore 
Svolta per il futuro dello stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano, attuale casa di Milan e Inter. Vi spieghiamo bene la situazione

Milan e Inter, quale stadio nel futuro? Resteranno a giocare in quello attuale, il 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano? O ne costruiranno uno nuovo affianco? Oppure, ancora, i due club si divideranno per realizzare - altrove e in solitaria - un nuovo stadio di proprietà? Tutti interrogativi, questi, che dovranno presto trovare una risposta sicura.

In mezzo a così tanti punti di domanda, ha sottolineato 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, c'è una certezza. Tra tutte le strade percorribili, non c'è in alcun modo quella che porta al restyling del 'Meazza'. Milan e Inter lo hanno spiegato, in maniera chiara, al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso dell'ultimo incontro istituzionale avvenuto a Palazzo Marino.

Milan e Inter, no al restyling di San Siro: stadio nuovo, ma dove?

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Il progetto di WeBuild non risponde, infatti, alle esigenze di rossoneri e nerazzurri. Questione di costi. Ma, per la 'rosea', contestualmente Milan e Inter hanno fatto presente a Sala che non intendono presentare progetti alternativi riguardanti eventuali interventi al 'Meazza'. Dal punto di vista dei club, quindi, sarà addio allo stadio, che, attualmente, ospita le partite interne della prima e della seconda squadra di Milano.

Bisogna soltanto capire quando si consumerà l'addio. Milan e Inter stanno prendendo in considerazione l'ipotesi di realizzare un nuovo stadio condiviso accanto a quello attuale. Qualora questa diventasse la strada maestra, i tempi si dilaterebbero quasi all'infinito. Tra nuovo progetto e trafila burocratica, proteste feroci dei residenti e referendum a vario titolo, i club sarebbero disposti ad attendere - per esempio - altri dieci anni?


Il progetto di nuovo stadio condiviso per Milan e Inter in zona San Siro fa tornare indietro al 2019, a quel progetto della 'Cattedrale' mai realmente decollato per tutti i problemi di cui sopra, con costi stimati intorno agli 1,2 miliardi di euro (quindi 600 milioni di euro a testa), di cui 700 milioni di euro circa per lo stadio e il resto per tutto l'indotto. Quali saranno i prossimi passi? Semplice, in primis aspettare la valutazione che l'Agenzia delle Entrate - già interpellata in via formale - farà di quell'area. Il Comune di Milano non farebbe sconti, e, pertanto, ci si attende che possa chiedere esattamente quella cifra.

A seguire, Milan e Inter incontrerebbero la Sovrintendenza per chiarire i vincoli sul 'Meazza'. Stadio al quale, comunque, andrà messa mano, nonostante sia destinato a rimanere in piedi e non più ad essere demolito. La valutazione dell'Agenzia delle Entrate, per la 'rosea', è il fattore dirimente. La sensazione è che i club non siano molto propensi a mettere mano al portafogli, ma lo si vedrà presto. Nel frattempo, Milan e Inter portano avanti i progetti di nuovo stadio a San Donato Milanese e Rozzano.

'Meazza' da rifunzionalizzare. Contratto d'affitto in scadenza nel 2030

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Ciò su cui, invece, per il quotidiano sportivo nazionale, concorderebbero Milan, Inter e Comune di Milano, sarebbe l'obbligo di rifunzionalizzare il 'Meazza' nel momento in cui fosse scelta la strada della costruzione di un nuovo stadio accanto a quello vecchio. In base ai vincoli architettonici, si ragiona su hotel, cinema, ristoranti, teatro, negozi. Ma non c'è ancora un progetto vero e proprio in piedi su questo.

Intanto, ieri, il Sindaco Sala è tornato sull'argomento, puntando a chiarire una cosa. «Il contratto di affitto del Comune con Inter e Milan per lo stadio di San Siro ha una scadenza che è giugno del 2030, quindi è chiaro che se non vogliono rimanere lì non possono presupporre che glielo rinnoveremo – ha detto il Sindaco a margine dell’evento “La Grande Milano. Dimensione Smart City” -. Se decidono quindi di realizzare i loro stadi a San Donato e a Rozzano devono essere sicuri di averli pronti per quella data perché noi non possiamo rimanere con il cerino in mano, ma dobbiamo cercare di vendere San Siro ai grandi promoter dei concerti. Altrimenti potremmo creare un danno a un bene della comunità. Se invece lo vogliono ristrutturare, siamo tutti felici». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Ibrahimovic fa spesa in Serie A: ecco chi vuole >>>