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L'esultanza dell'AC Milan per il gol su rigore di Franck Kessié durante Milan-Torino (Serie A 2020-2021) | AC Milan News (Getty Images)
"Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come, da sempre, il Milan sia caratterizzato dal DNA europeo. I rossoneri, infatti, si trovavano meglio, spesso, in campo internazionale anziché nei confini del nostro Paese. È stato così per la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta. Ma anche nel primo decennio del 21° secolo, con due vittorie in Champions League (2003 e 2007) a fronte di un solo Scudetto (2004).
"Dall'ultimo trionfo in Champions, però, quello di Atene contro il Liverpool, il Milan ha iniziato un lento declino in campo europeo. Dall'epoca, infatti, il Diavolo si è spinto, al massimo, fino ai quarti di finale di Champions League nella stagione 2011-2012. Poi il buio. Lo stop è sempre arrivato prima, agli ottavi di finale. Il Milan non si qualifica, tra l'altro, alla competizione europea più importante da 8 anni.
"L'ultima partecipazione risale alla stagione 2013-2014, l'ultima presenza al marzo 2014, Atlético Madrid-Milan 4-1. Le ultime tre qualificazioni ad una coppa europea? Quelle in Europa League degli ultimi anni. Senza dimenticare che, per tre stagioni di fila, dal 2014 al 2017, il Milan è rimasto fuori dalle coppe europee. Ecco perché l'obiettivo principale del Milan, in questa stagione, è quello di tornare a conquistare un posto nell'Europa 'che conta'.
"Certo, visto come sta andando il campionato, il Milan di Stefano Pioli proverà fino alla fine anche a vincere lo Scudetto. Ma al termine della stagione, se dovesse arrivare un posto in Champions, l'annata sarebbe considerata comunque positiva dalla società di Via Aldo Rossi. Intanto, però, è anche da partite come quelle di domani pomeriggio a Belgrado contro la Stella Rossa che il Milan deve iniziare a fare l'abitudine ai grandi confronti in Europa.
"Il DNA europeo, infatti, potrà essere 'riattivato' soltanto facendo strada in questa edizione dell'Europa League. L'ostacolo Stella Rossa dovrà essere superato. Poi, una volta giunti agli ottavi, i rossoneri saranno, come tutti, in balìa di ciò che scaturirà dalle urne. Ma non bisogna precludersi nulla. Anche perché vincere l'Europa League, oltre che a consegnare alla bacheca del Milan l'unica coppa che ancora gli manca, sarebbe un bel biglietto di partenza europeo per il 2021-2022. Intervista a Calabria: aneddoti su Ibra, famiglia e PlayStation >>>
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