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Ivan Gazidis (amministratore delegato AC Milan), iniziale fautore del progetto SuperLega per conto di Elliott | Milan News (Getty Images)
Il Milan, come noto, è stato tra i 12 club fondatori della SuperLega. Una competizione che, di fatto, avrebbe depotenziato la Champions League, oltre che convogliare gran parte dei flussi di denaro dalla UEFA verso un circolo ristretto di società. Il progetto, però, è naufragato rapidamente. Ben 9 club, infatti, tra cui quello rossonero, hanno deciso di abdicare, firmando un accordo con la UEFA per il reintegro nei ranghi. Ad oggi, resistono nella SuperLega soltanto Juventus, Real Madrid e Barcellona.
La UEFA, ha sottolineato 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, ha mostrato i denti sulla SuperLega e il Milan ha dovuto ... mollare l'osso. Anche se, ad onor del vero, va detto come la società rossonera resti convinta del suo diritto di pensare ad un modello di calcio europeo diverso da quello attuale. Soprattutto, il Milan continua a credere che sia impossibile procedere con questo modello. Non assicura, infatti, il futuro delle società che, più di tutte, investono nello spettacolo calcistico. La UEFA, però, ha minacciato sanzioni importanti e il Diavolo non se l'è sentita di continuare.
Il percorso sarebbe stato lungo. C'è una sentenza del Tribunale di Madrid sulla legittimità della SuperLega e sull'impossibilità, da parte della UEFA, di sanzionare in alcun modo i club fondatori. Questa la convinzione dei proprietari del Milan, il fondo Elliott Management Corporation. La realtà della famiglia Singer, però, dopo aver già dovuto fronteggiare i precedenti guai del Milan, estromesso dalle competizioni UEFA nel recente passato per le violazioni reiterate del Fair Play Finanziario, ha voluto evitare la lotta all'ultimo verdetto.
Sembra che una clausola protegga il Milan, e gli altri club fuoriusciti dalla SuperLega, dal pagamento di penali. Con 9 società fuori dal progetto, i 3 club rimanenti all'interno della SuperLega non potranno avvalersi sugli ex soci. L'addio del Milan è maturato in situazioni particolari ed a malincuore. La UEFA, infatti, non è di certo considerata in Via Aldo Rossi come una 'simpatica vicina di casa'. Il fondo Elliott, però, ha ritenuto opportuno sfilarsi da un'avventura che dovrebbe diventare tormentata dal punto di vista legale. L'obiettivo, infatti, è quello del ritorno in Champions League.
Tenere sulla graticola il Milan, già colpito duramente dal FFP in questi ultimi anni, sarebbe stato controproducente. Pertanto, pur non considerando fondate le minacce e le sanzioni UEFA, non accolte bene dal club rossonero, meglio pensare a ritornare nell'Europa che conta ed a sistemare il bilancio. Elliott, infatti, potrà anche non avere paura di andare in causa con la UEFA ma, nel mezzo, c'è un Milan che sta provando a ricostruirsi tra mille difficoltà. Ecco come e dove vedere Juventus-Milan di stasera in tv e in streaming >>>
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