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Marco Giampaolo, tecnico del Milan, in conferenza stampa a Milanello
MILAN-FIORENTINA - L'ora è buia, ma forse non più tanto perché Marco Giampaolo ieri in conferenza stampa a Milanello è apparso meno cupo del solito. Più rilassato, sereno e col sorriso nonostante alcune critiche dei giornalisti presenti. Il tecnico rossonero ha incassato la fiducia della società e il sostegno dei propri ragazzi e si appresta questa sera contro la Fiorentina a giocarsi una bella fetta della propria carriera.
Quando in estate Paolo Maldini e Zvonimir Boban hanno deciso di puntare su di lui, sapevano il tipo di personaggio che sceglievano. Un allenatore con una propria filosofia di gioco e che ha bisogno di tempo e di fiducia prima di metterla in pratica. Attenuanti che il centravanti della sua squadra ha avuto per le prime 4 giornate di campionato, dove il Milan ha espresso un calcio poco propositivo e offensivo. Contro il Torino, invece, le occasioni ci sono state e Piatek così come gli altri sono stati poco bravi "ad uccidere" la gara.
La quinta gara, dunque, potrebbe aver segnato una svolta anche in questa direzione. Nel segno della continuità, perché come ha ribadito ieri l'allenatore di Giulianova non ama cambiare e modificare. Si continuerà, quindi, con il 4-3-3 visto nelle recenti uscite. Ai fianchi del Pistolero agiranno Suso e il confermato Leao, mentre a centrocampo confermato ancora Calhanoglu, che per Giampaolo è un grandissimo giocatore, favorito sul recuperato Paquetà.
Il brasiliano è tornato tra i convocatie sta bene. Si è allenato in gruppo, ma partirà dalla panchina dopo il problema muscolare accusato dopo il derby. E' tempo di svoltare o di soccombere: questa sera a San Siro Giampaolo si gioca molto del suo futuro.
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