Ucraina-Italia, Donnarumma tra i pali e Buffon in suo sostegno
—Quel Buffon che, con il tempo, è diventato amico e confidente di Donnarumma. Nonché, al giorno d'oggi, capodelegazione degli Azzurri e, pertanto, vicino all'attuale numero uno azzurro anche fisicamente. Donnarumma ha sempre detto di aver imparato tutto da Buffon: anche quando faceva il raccattapalle nel Milan, in occasione dei match contro la Juventus, si metteva sempre dietro la porta di Gigi.
In azzurro, però, Donnarumma è stato più veloce a debuttare rispetto al suo idolo. La prima partita con la Nazionale è arrivata che non aveva neanche 18 anni, con Gian Piero Ventura C.T., in amichevole contro la Francia. Con Roberto Mancini è diventato titolare indiscusso. E protagonista, in apoteosi, l'11 luglio 2021, a Wembley, quando l'Italia vinse gli ultimi Campionati Europei e Gigio parò il rigore di Bukayo Saka.
Da quando è andato al PSG non è stato più lo stesso
—Le cifre di Buffon con l'Italia, ben 176 presenze, sono già da leggenda: è davanti a Dino Zoff (112 partite). Ma Donnarumma, che stasera in Ucraina-Italia toccherà quota 60, dopo Wembley non è stato più lo stesso. Il trasferimento dal Milan al PSG non gli ha giovato: al 'Parco dei Principi' il rendimento è stato discontinuo, tra alternanza con Keylor Navas e qualche papera pesante, soprattutto in Champions League.
Ha vinto 2 titoli della Ligue 1 e una Supercoppa nazionale, ma è sempre sotto esame. Buffon, però, lo ha sempre difeso e sarà al suo fianco anche in Ucraina-Italia questa sera a Leverkusen. Per amicizia, per stima, perché prima di tutto viene la Nazionale. Che, stasera, dovrà staccare il biglietto per Euro2024 anche grazie, magari, a una grande prova di Donnarumma. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, per il difensore Moncada e Furlani pescano in Serie A >>>
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