Il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta del Milan e della Lega Serie A di costituirsi parte civile nel processo contro tre ultras rossoneri, accusati di associazione a delinquere, estorsione, aggressioni e altri reati legati al mondo delle tifoserie organizzate.


RASSEGNA STAMPA
Ultras e criminalità, il Milan sarà parte civile nel processo
Come riferito da Tuttosport, la decisione del tribunale ha respinto l’opposizione della difesa, che sosteneva l’assenza di danni economici per il club e metteva in dubbio la legittimità della sua costituzione come parte lesa. L’avvocato Jacopo Cappetta, legale degli imputati, aveva contestato il coinvolgimento del Milan, sostenendo che la società utilizza le immagini della curva per fini commerciali e non potrebbe quindi lamentare un danno d’immagine.
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Il procedimento riguarda Christian Rosiello, ex bodyguard del rapper Fedez (estraneo alla vicenda), Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello di Luca Lucci, storico leader della Curva Sud. Quest’ultimo è già coinvolto in un altro processo, che vede imputate altre 18 persone e nel quale il Milan, la Lega Serie A e anche l’Inter sono state ammesse come parti civili.
Con questa decisione, il Milan conferma la sua posizione di fermezza contro le frange violente del tifo organizzato. LEGGI ANCHE: Ex Milan, quanto manca Tonali? Gol e prestazione super a San Siro. I numeri…>>>
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