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Ordine: “Milan triste e spuntato. Fonseca, calvario alla Pioli. E Leao …”

Paulo Fonseca AC Milan Verona-Milan 0-1 Serie A 2024-2025
Il giornalista Franco Ordine ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulla prestazione del Milan contro il Verona nella serata di ieri
Fabio Barera Redattore 

Il giornalista Franco Ordine ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del quotidiano 'Il Giornale', nell'edizione online, commentando il successo del Milan contro il Verona nella serata di venerdì 20 dicembre. Ecco, dunque, il suo pensiero.

Ordine: "Milan pieno di cerotti. Le disgrazie non vengono mai da sole"

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"Una sola giocata basta al Milan pieno di cerotti per trovare tre punti a Verona e pensare a un futuro migliore. Una sola combinazione tra i due rari talenti di questa squadra rimasta lungo la prima frazione anche senza Leao per infortunio (e siamo a 9 ko, una sorta di record stagionale) condita da grande classe, intuito nel trovare la porta sena inquadrarla quasi a occhi chiusi e precisione del passaggio. Così lungo la retta Fofana-Reijnders il Milan, migliorato nella ripresa rispetto alla prima frazione, mette al sicuro il risultato. Poi non c'è bisogno di chissà quale difesa per lasciare Maignan senza particolare valore".


"Le disgrazie per questo Milan non vengono mai da sole. Specie se poi Fonseca ora sfida il destino con la famosa frase («pochi infortuni») di qualche giorno fa. Da allora ricomincia il calvario del Milan, identico nelle dimensioni a quello vissuto da Pioli nella passata stagione. Agli otto assenti della vigilia si aggiunge dopo mezz'ora una delle poche risorse a disposizione, Rafa Leao (risentimento flessore sinistro). Il portoghese, sospinto dall'emergenza, prova a fare tutto da solo spostandosi a destra e in centro, saltando uno, due, tre birilli veronesi prima di fermarsi e dichiarare il nono ko".

"Chukwueze, che scarabocchio. Milan triste ad eccezione di ..."

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"Al suo posto si può scaldare Theo Hernandez con spostamento di Jimenez più avanti, sulle zolle di Leao appunto. È un Milan triste, spuntato e poco ispirato, a eccezione forse di Fofana e Reijnders, pedinato da Duda. Ne viene fuori una frazione colma di falli (Fofana il più maltrattato) e di palleggio difensivo con due emozioni. Suslov approfitta di uno scarabocchio di Chukwueze, Maignan, capitano, respinge; la sassata di Terracciano da fuori area trova Montipò agile nel salire sotto la traversa per deviare".

Milan, Ordine: "Leao unico spaventapasseri. Reijnders, pepita d'oro"

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"Quella versione arrendevole del Milan, senza più il suo unico spaventapasseri, Leao, consiglia durante l'intervallo a Zanetti di provare a vincere, a osare. E infatti i due cambi effettuati hanno questo messaggio. Fuori l'ammonito Dawidowicz e l'attaccante Sarr, dentro Daniliuc e Livramento. Ma il Verona deve fare i conti con la famosa tangenziale Fofana-Reijnders disegnata dal francese che trova uno spiraglio millimetrico tra tanti rivali, pesca l'olandese che al volo, di destro, fulmina Montipò, autore subito dopo di un altro prodigio per deviare un velenoso sinistro di Jimenez. Non c'è Leao su quella zolla ma lo sostituisce con incredibile intuito Reijnders che va a inserirsi proprio nella posizione utile per ricevere indisturbato l'omaggio di Fofana e trasformarlo in una pepita d'oro".

"Nel finale tutto cuore e proteste (espulso Sogliano, il ds in panchina) del Verona, per difendere meglio il fortino di Maignan, il Milan sostituisce Emerson Royal con Tomori, passando di fatto a cinque vista la presenza di Calabria. Di rischi autentici non ne corre. Basta davvero poco per tenere chiusa la sua porta".

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