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Verona-Milan, i ragazzi di Pioli devono rispondere all’Inter | Serie A News

Stefano Pioli AC Milan

Domani sera Verona-Milan. I rossoneri di Stefano Pioli cercano una vittoria e il 14° risultato utile consecutivo per tornare in vetta

Daniele Triolo

Domani sera si disputerà Verona-Milan e il Diavolo di Stefano Pioli dovrà essere capace di salire un ulteriore gradino, vincere per rispondere all'Inter ed avvicinarsi, così, un po' di più allo Scudetto. Il Milan ad ogni modo può guardare con fiducia al prossimo ostacolo. Il ritmo giusto, infatti, lo ha preso in tempi non sospetti: la sua scalata dura da due anni esatti.

Salire ancora, quindi, si può. Ed amministrare il vantaggio virtuale negli scontri diretti con i nerazzurri è un'opzione non da poco. Il Milan, che ha imparato a gestire la partite, ora può gestire anche la classifica. Persino un pareggio permetterebbe al Diavolo di tornare davanti alla fine della 36^ giornata della Serie A 2021-2022.

Naturalmente, però, in Verona-Milan vorranno centrare i tre punti: c'è un contro-sorpasso da effettuare ed un titolo da conquistare. Il 7 maggio 2020, ha ricordato la 'rosea', Pioli ed i suoi si ritrovarono, dopo 60 giorni di stop forzato dalla pandemia, per sedute di allenamento via Zoom. In quelle circostanze sbocciò il Milan d'alta quota.

Due anni e 85 partite dopo i rossoneri vanno al 'Bentegodi' per Verona-Milan con un chiodo fisso: completare l'opera per arrivare fino in cima. Tra i tecnici attualmente in Serie A, dalla ripresa post lockdown ad oggi, nessuno ha una media-punti per partita come quella di Pioli (2,19).

Stefano Pioli AC Milan Milan-Fiorentina 1-0 Serie A 2021-2022

È davanti a Luciano Spalletti, Massimiliano Allegri ("new entry" stagionale), Simone Inzaghi, Gian Piero Gasperini e Maurizio Sarri. Il vero salto di qualità, il Milan di Pioli, tra giugno e luglio 2020 lo fece cominciando a battere avversarie contro le quali, nel passato recente, spesso aveva perso, quali Roma, Lazio e Juventus. E pareggiò contro Napoli e Atalanta.

Quella vocazione, in questo Milan d'alta quota, è rimasta intatta e si è perfezionata. Se oggi, infatti, il Diavolo vola alto è perché è quasi infallibile negli scontri diretti. Ha battuto il Napoli, l'Inter. Durante la scalata si è inceppato un po' l'attacco, ma ha chiuso la difesa. Ed è diventato abile nei finali di partita, come in occasione delle sfide contro Lazio e Fiorentina, decise da Sandro Tonali e Rafael Leão.

In due anni il Milan ha sopperito al gap con le più forti lavorando di squadra, ma puntando anche sugli acuti dei singoli. Zlatan Ibrahimović ha tracciato la strada, Olivier Giroud ne ha raccolto il testimone. Insieme a lui, il nuovo e migliorato Leão. Curiosità: il Milan di Pioli, nelle stagioni 2019-2020 e 2020-2021, ha chiuso con due vittorie ed un pareggio nelle ultime tre partite.

Esattamente quanto servirebbe per vincere il titolo, dopo il platonico 'Scudetto post lockdown' nel 2020 ed il ritorno in Champions League nel 2021. Milan, assalto al top player per la fascia destra: le ultime news di mercato >>>

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