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Ziliani: “Maldini buttato a mare. Dirigenti codardi. È il Milan di Yonghong Li?”

Ibrahimovic Maldini AC Milan
Il giornalista Paolo Ziliani ha espresso un proprio commento su quanto avvenuto in casa Milan dopo il match contro la Stella Rossa
Fabio Barera Redattore 

Il giornalista Paolo Ziliani, ha espresso un commento nel consueto appuntamento con la rubrica 'Palla Avvelenata', soffermandosi su quanto accaduto in casa Milan dopo il match contro la Stella Rossa. Ecco, dunque, le sue parole.

Ziliani: "È tornato il Milan di Yonghong Li, Fassone e Mirabelli"

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"Con Paolo Maldini in tolda di comando il Milan aveva vinto uno scudetto a dir poco impensabile nel 2021-22. E l’anno dopo era tornato a giocare una semifinale di Champions a distanza di 16 anni dall’ultima volta (2006-07). Non male considerando che tutto ciò era avvenuto dopo un decennio di sventure sportivo-societarie che avevano sinistramente oscurato il blasone del club. E avendo dovuto fare le nozze con i fichi secchi (leggi: mercati condotti col bilancino del farmacista). Senza Paolo Maldini, buttato a mare da Gerry Cardinale (proprietà Red Bird) nell’estate 2023, il Milan è tornato ad essere nel giro di un anno e mezzo il Milan di Yonghong Li, Fassone e Mirabelli".


"Una squadra che in Serie A naviga tra il 7° e l’8° posto in classifica sgomitando non con Napoli e Inter ma con Bologna e Udinese. Una squadra che dopo due mesi di campionato aveva già perso ogni chance di vincere lo scudetto e dopo tre mesi era già a rischio-fallimento dell’obiettivo minimo stagionale. Cioè il 4° posto valido per la qualificazione alla Champions (oggi il Diavolo è a meno 9 dalla Fiorentina quarta). Una squadra a tal punto messa male da indurre il suo allenatore, Paulo Fonseca, scelto dalla proprietà per far fare alla squadra il salto di qualità dopo l’era-Maldini giudicata insoddisfacente, a presentarsi in tv dopo una vittoria - per quanto rocambolesca - in Champions League per dire al mondo intero che quel che sta accadendo in casa Milan “è tutto sbagliato, è tutto da rifare”".

"Dirigenti codardi per non dire vigliacchi. Hanno scelto loro Fonseca"

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"Fonseca sull’orlo di una crisi di nervi (prima del j’accuse verso i giocatori si era reso protagonista di un’intemerata fuori luogo nei confronti dell’arbitro La Penna per la sconfitta patita in casa dell’Atalanta) è la cartina di tornasole del fallimento e del caos che regnano in casa-Milan. E i dirigenti che sia dopo lo sfogo di Bergamo, sia dopo lo sfogo post Stella Rossa restano in silenzio, si defilano e lasciano il loro allenatore platealmente solo e abbandonato, certificano due cose. Innanzitutto la loro codardia, per non dire vigliaccheria. Visto che la scelta di Fonseca - contrastatissima dai tifosi in estate - è stata loro".

"Difesa a spada tratta e motivata con la necessità di chiudere l’era-Pioli per aprirne una nuova in cui il Milan avrebbe mostrato al mondo il “gioco dominante” che Fonseca gli avrebbe dato. E in secondo luogo la loro totale impotenza di fronte al dramma dell’implosione di una squadra che a meno di un improvviso e drastico cambio di marcia rischia di andare incontro a un frontale dalle conseguenze letali. Il mancato approdo alla Champions dell’anno prossimo col club parcheggiato in Europa League, o peggio ancora in Conference, o peggio ancora fuori da tutte le coppe".

Milan, Ziliani: "Dirigenti e allenatore entrambi incapaci"

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"Di fronte ad una situazione del genere, delle due l’una. O Fonseca è un allenatore così scarso da aver sciupato e sprecato l’eccellente lavoro compiuto dai dirigenti in fase di mercato e più in generale nella gestione a 360 gradi di club e gruppo squadra. Oppure Fonseca sta facendo quel che può e i veri incapaci sono i dirigenti, dal proprietario Cardinale ai sottoposti Ibrahimovic, Furlani, Moncada e Scaroni. Che hanno sbagliato tutto quel che potevano sbagliare e senza l’ombrello-Maldini in un anno e mezzo sono riusciti a riportare il Milan alle miserie dei tempi di Yonghong Li, Fassone e Mirabelli. Tertium non datur, si dice in questi casi. Anche se il realtà una terza spiegazione ci sarebbe anche. E cioè che a essere scarsi, inetti e incapaci siano tutti, sia i dirigenti che l’allenatore, non per niente scelto da cotanti illuminati dirigenti".

Ziliani: "Milan squadra senz'anima e senza volto guida"

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"Il Milan è invece oggi una squadra male assortita dalla dirigenza e messa in campo dall’allenatore alla carlona. Per dirne una, se Fofana si facesse male la squadra precipiterebbe - in totale mancanza di un sostituto - nel baratro più nero. Il Milan è una squadra senza un’anima e senza un volto guida nello spogliatoio che impedisca che Leao e Theo Hernandez mettano in scena la pantomima del cooling break all’Olimpico. Che Tomori e Abraham s’inventino la baracconata del rigore scippato a Pulisic a Firenze, che Calabria (Calabria!) esca dal campo contro la Stella Rossa facendo l’offeso con Fonseca reo di averlo sostituito".

"Il Milan sta implodendo. Ibrahimovic, Furlani e Moncada assistono alla tragedia"

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"Ebbene, se tutto questo è accaduto e accade, l’unica cosa certa è che i dirigenti che assistono a questo scempio senza battere ciglio e senza sentire l’obbligo di intervenire - al limite licenziando Fonseca se lo ritengono inadatto alla bisogna - sono i primi, veri, soli responsabili della catastrofe in corso. Siamo al 13 di dicembre e Ibrahimovic, Furlani e Moncada avrebbero giù dovuto essere licenziati. Il Milan sta implodendo e loro assistono alla tragedia senza battere ciglio. Sta arrivando uno tsunami e loro stanno sul bagnasciuga a prendere il sole".

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