"Ma se i 3 punti persi non sono cosa grave per il Real, che è comunque alle prese con il non facile innesto in squadra di Mbappé sia sotto il profilo tecnico che ambientale (per ora siamo al mezzo rigetto), i 3 punti conquistati in modo insperato sono manna dal cielo per il Milan. Che chiude il ciclo di ferro delle prime 4 partite su un trampolino di lancio di 6 punti che può spedirlo molto più in alto di quanto potesse immaginare. Ora la sua strada appare in discesa e il poker di sfide con Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria potrebbe schiudergli orizzonti inattesi".
"Inzaghi era ca**uto, Shevchenko e Crespo anche. Leao ..."
—"Sorpresa nella sorpresa, nel Milan che ha giocato bene e vinto con autorevolezza al Bernabeu ha giocato bene e mostrato autorevolezza, ieri, anche Leao. Che ha propiziato il gol del 2-1 di Morata con un gesto tecnico da centravanti puro. Ha propiziato il gol del 3-1 di Reijnders servendogli un assist dopo un’azione “alla Leao”; ha sfiorato il gol con un’incornata prepotente che Lunin ha intercettato in tuffo nella parata più bella della sua partita. E ancora (udite udite) è stato visto impegnarsi in ripiegamenti difensivi non fatti per finta, ma veri. E naturalmente siamo d’accordo che sia il Leao attaccante quello che preferiamo ammirare".
"E però, vederlo così spesso in mezzo a loro, là dietro, avrà fatto piacere ai suoi compagni. La morale della favola è però sempre quella. Un Leao così dovremmo vederlo quattro volte su cinque, non una volta su sette. Pippo Inzaghi era cazzuto. Shevchenko era cazzuto. Crespo era cazzuto. Potevano sbagliare una partita, giocandola sotto tono e in modo anonimo. Ma capitava, appunto, una volta ogni tanto. Leao invece gioca da campione una volta ogni tanto. E poichè non ha 17 anni, ma 25, non va bene". LEGGI ANCHE: Probabili formazioni Cagliari-Milan: Fonseca senza un big in attacco. Torna Chukwueze >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA