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L'ex portiere del Milan, Flavio Roma, ha detto la sua ai microfoni di gianlucadimarzio.com, sul momento rossonero e sul suo passato milanista. Ecco le sue parole.
UN GRANDE SPOGLIATOIO - "Eravamo una grande squadra, c'erano quelli più folli, come Robinho e Cassano, ma anche gli istrionici Ronaldinho e Boateng. Cassano scherzava e parlava sempre, ma se perdeva, anche in allenamento, cominciava a parlare in barese e non si capiva nulla. Ronaldinho e Robinho invece erano i classici brasiliani amanti degli scherzi e della musica, prendevano in giro chiunque! Sempre col sorriso. C’era anche Boateng, tutto musica e balli. Mentre Beckham era uno di noi ma soprattutto un professionista esemplare".
IL PIU' GRANDE - "Senza dubbio Ibrahimovic, insieme a Nesta e Ronaldinho. Lo svedese non era arrogante ma un positivo motivatore. Pato? Un grande rimpianto. Aveva un potenziale enorme che non veniva mai fuori, sembrava dovesse sbocciare da un momento all’altro ma poi puntualmente non accadeva. Gli infortuni sicuramente lo hann penalizzato tantissimo”.
ALLEGRI - "Amava lo scherzo e le battute, un maestro nel far gruppo. Non sembra, ma prima delle partite è molto teso e parla di continuo per stemperare questa tensione. In allenamento poi faceva le partitine ed i tiri con noi, si trasformava in giocatore in tutto e per tutto! E si prendeva pure gli insulti come ognuno di noi, logicamente”.
IL MILAN DI OGGI - "I rossoneri sono in fase di costruzione e i risultati aiutano. La vecchia squadra fu ‘demolita’, è logico ci siano difficoltà ma c’è un gruppo di giovani che con un pizzico di maturità in più possono dire la loro".
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